IL PIATTO UNICO... una gran comodità
Molti di questi piatti risalgono a un'antica tradizione di cucina povera: il poco a disposizione viene unito in modo di ottenere un piatto sufficiente per tutti. Il risultato è così saporito, così dieteticamente equilibrato che alcuni di questi piatti non sono mai stati abbandonati ed altri sono diventati una raffinata "scoperta".
Ha proprio questa origine il più celebre piatto unico, la pizza, che ha fatto il giro del mondo, ma quasi altrettanto celebri sono altri suoi confratelli, come la paella, o il couscous, o le zuppe di pesce, tipici piatti mediterranei. Nei paesi nordici invece il piatto deve non solo nutrire, ma anche riscaldare. Nascono così le zuppe. Come concezione si assomigliano un po' tutte: si riuniscono tutti gli ingredienti, cioè quello che c'è in casa, e si fa cuocere tutto insieme. Hanno questa origine il bortsch in Russia, la iota in Friuli, la Casoéula in Lombardia, la tofeja in Piemonte, il cassoulet in Francia, il cocido in Spagna.
Emblema di tutti è forse il minestrone "le virtù", tipico dell'Italia centrale e che per tradizione veniva consumato nella primavera avanzata (il 1° maggio). E’ poetico pensare che le virtù che si esaltano sono quelle della massaia economa e previdente, che arrivava giusto alla fine dell'inverno con gli ultimi legumi secchi, così ben dosati da doverli riunire tutti insieme per fare una minestra. E proprio perché bisogna fare di necessità virtù, il minestrone si è rivestito di un alone quasi magico, canonizzando il numero degli ingredienti in "7": 7 legumi, 7 verdure fresche, 7 odori e, perfino, 7 tipi di pasta. Fa pensare a quelle donne, sempre in pena per quello che si mangerà domani, che, dopo aver fatto la razione di legumi, pasta o riso, ne toglievano un pugnetto. Nessuno se ne accorgeva, ma alla fine dell'inverno le provviste duravano qualche giorno di più.
Al termine troverete una serie di ricette base: sono le preparazioni complementari alle altre e di cui non viene ripetuta ogni volta la spiegazione. Tra queste vi sono anche alcune ricette di insalate o di altre verdure che si prestano ad accompagnare quasi tutti i piatti. Le dosi date sono per 4 persone, quando non vi sono diverse indicazioni.
Molti di questi piatti risalgono a un'antica tradizione di cucina povera: il poco a disposizione viene unito in modo di ottenere un piatto sufficiente per tutti. Il risultato è così saporito, così dieteticamente equilibrato che alcuni di questi piatti non sono mai stati abbandonati ed altri sono diventati una raffinata "scoperta".
Ha proprio questa origine il più celebre piatto unico, la pizza, che ha fatto il giro del mondo, ma quasi altrettanto celebri sono altri suoi confratelli, come la paella, o il couscous, o le zuppe di pesce, tipici piatti mediterranei. Nei paesi nordici invece il piatto deve non solo nutrire, ma anche riscaldare. Nascono così le zuppe. Come concezione si assomigliano un po' tutte: si riuniscono tutti gli ingredienti, cioè quello che c'è in casa, e si fa cuocere tutto insieme. Hanno questa origine il bortsch in Russia, la iota in Friuli, la Casoéula in Lombardia, la tofeja in Piemonte, il cassoulet in Francia, il cocido in Spagna.
Emblema di tutti è forse il minestrone "le virtù", tipico dell'Italia centrale e che per tradizione veniva consumato nella primavera avanzata (il 1° maggio). E’ poetico pensare che le virtù che si esaltano sono quelle della massaia economa e previdente, che arrivava giusto alla fine dell'inverno con gli ultimi legumi secchi, così ben dosati da doverli riunire tutti insieme per fare una minestra. E proprio perché bisogna fare di necessità virtù, il minestrone si è rivestito di un alone quasi magico, canonizzando il numero degli ingredienti in "7": 7 legumi, 7 verdure fresche, 7 odori e, perfino, 7 tipi di pasta. Fa pensare a quelle donne, sempre in pena per quello che si mangerà domani, che, dopo aver fatto la razione di legumi, pasta o riso, ne toglievano un pugnetto. Nessuno se ne accorgeva, ma alla fine dell'inverno le provviste duravano qualche giorno di più.
Al termine troverete una serie di ricette base: sono le preparazioni complementari alle altre e di cui non viene ripetuta ogni volta la spiegazione. Tra queste vi sono anche alcune ricette di insalate o di altre verdure che si prestano ad accompagnare quasi tutti i piatti. Le dosi date sono per 4 persone, quando non vi sono diverse indicazioni.