L’intera vicenda si svolge a Silice, il cui cuore finanziario e politico pulsa nei grattacieli che sorgono al centro della megalopoli. Intorno al quartiere extralusso nel quale si decidono le sorti della società, si sviluppano le zone residenziali che diventano più modeste man mano ci si avvicina alle grandi mura di cinta che dividono la “Silice bene” dai bassifondi. Ed è proprio lì, nella zona più povera della megalopoli, che si trova la protagonista della storia: Moona. Moona viene messa al mondo dalla madre Angela nella prestigiosa clinica dell’Equa Provvidenza di Silice. A destabilizzare la serenità della famiglia è però la scoperta di una singolare capacità di Moona: quella di vedere dentro i corpi delle persone individuandone patologie e malformazioni interne. Questa sua peculiarità rischia di farla condannare per il reato di “diversità”, relegandola ai bassifondi che si sviluppano fuori dalle mura di cinta, dove vengono mandati non solo i criminali della megalopoli ma anche tutti coloro che vengono riconosciuti come “diversi”(siano essi licantropi, vampiri, streghe o creature deformi). Moona riesce però a sfruttare la sua “seconda vista” diventando un bravo medico e una ricercatrice nella clinica di Silice senza che nessuno sospetti della sua condizione, ma dopo la morte di entrambi i genitori il suo segreto viene a galla e in breve la ragazza viene condannata all’esilio...
Il salvatore di anime
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