Questo volume raccoglie gli atti del secondo convegno di studi sull’Italia organizzato dal Dipartimento di Italiano e Serbo dell’Università di Banja Luka e dall’AIBA (Associazione degli Italianisti nei Balcani), che si è tenuto a Banja Luka (RS/BiH) venerdì 18 e sabato 19 giugno 2010. Il tema del sogno è stato scelto sia per la sua grande valenza simbolica, psicologica, sociale e artistica, sia perché tanti sono i ‘sogni’ legati all’Italia, alla sua cultura, alla sua storia. I lavori qui presentati, a cui hanno contribuito studiosi provenienti da molti paesi europei ed extraeuropei, sono stati divisi in due sezioni: la prima, The Italian Dream, accoglie i contributi che rientrano nell’area della linguistica, della storia della lingua, della filologia e degli studi culturali, mentre la seconda, Sogni e favole io fingo, contiene articoli di ambito letterario, inteso nel senso più ampio del termine. Con questo volume si inaugura anche, presso Aonia edizioni, la collana Italianistica balcanica.
“Il sogno italiano”. S’intitolava così il secondo convegno di studi sull’Italia organizzato dal Dipartimento di Italiano e Serbo dell’Università di Banja Luka e dall’AIBA (Associazione degli Italianisti nei Balcani), che si è tenuto venerdì 18 e sabato 19 giugno 2010 presso il rettorato dell’ateneo banjalukese. Dopo il successo della prima edizione (“L’Italia vista dagli altri”), il convegno ha richiamato di nuovo studiosi da molti paesi europei ed extraeuropei: Spagna, Croazia, Bosnia, Italia, Ungheria, Turchia, Olanda, Russia, Slovenia, Gran Bretagna, ed ha potuto contare sul patrocinio dell’Ambasciata Italiana in Bosnia Erzegovina, del Ministero della Scienza e della Tecnica della Repubblica Srpska di Bosnia ed Erzegovina, del Comune di Banja Luka, oltre ad avvalersi del sostegno di numerosi sponsor locali e internazionali come Intesa SanPaolo Banca. I lavori sono stati articolati in due intense giornate e quattro sessioni, i cui temi hanno coperto argomenti linguistici, letterari, filologici e storico-culturali. Banja Luka, luogo non italiano ma allo stesso tempo sede di un centro per la diffusione della lingua e della cultura italiana, e sede universitaria in Bosnia ed Erzegovina che rilascia una laurea in Lingua e Letteratura italiana, ha rivestito ancora una volta il ruolo di centro in cui ritrovarsi per scambiare esperienze tra l’Italia e le diverse realtà culturali che la circondano e la compenetrano, proponendo un rinnovato motivo di incontro e di ‘reincontro’ tra prospettive diverse rese più vicine dal forte interesse per obiettivi comuni.
L’immagine del sogno è stata dunque scelta come tema di questo incontro di studi contando sulla sua grande valenza simbolica, psicologica, sociale e artistica; e perché tanti sono i ‘sogni’ legati all’Italia, alla sua cultura, alla sua storia. Infatti, come il lettore potrà facilmente verificare, estremamente variegato è il panorama dei contributi raccolti nel volume, tanto da rendere difficile se non arbitrario qualunque tentativo di classificazione. Per questo motivo abbiamo deciso di dividere il volume in due sole sezioni: la prima, dal titolo The Italian dream, curata da Danilo Capasso, accoglie quei contributi che, all’ingrosso, rientrano nell’area della linguistica, della storia della lingua, della filologia e degli studi culturali (cinema, memorialistica e filosofia); la seconda, dal titolo Sogni e favole io fingo, curata da Roberto Russi, contiene invece gli articoli di ambito letterario, sempre inteso nel senso più ampio del termine e, ancora, degli studi culturali (musica).
Con questo volume si inaugura anche, presso Aonia edizioni, la collana Italianistica balcanica che si propone di ospitare monografie, raccolte di saggi e atti di convegni, essenzialmente di ambito italianistico, inerenti soprattutto l’attività dei soci dell’AIBA, ma anche di tutti quegli studiosi che vorranno condividere con noi i propri progetti e i propri obiettivi.
“Il sogno italiano”. S’intitolava così il secondo convegno di studi sull’Italia organizzato dal Dipartimento di Italiano e Serbo dell’Università di Banja Luka e dall’AIBA (Associazione degli Italianisti nei Balcani), che si è tenuto venerdì 18 e sabato 19 giugno 2010 presso il rettorato dell’ateneo banjalukese. Dopo il successo della prima edizione (“L’Italia vista dagli altri”), il convegno ha richiamato di nuovo studiosi da molti paesi europei ed extraeuropei: Spagna, Croazia, Bosnia, Italia, Ungheria, Turchia, Olanda, Russia, Slovenia, Gran Bretagna, ed ha potuto contare sul patrocinio dell’Ambasciata Italiana in Bosnia Erzegovina, del Ministero della Scienza e della Tecnica della Repubblica Srpska di Bosnia ed Erzegovina, del Comune di Banja Luka, oltre ad avvalersi del sostegno di numerosi sponsor locali e internazionali come Intesa SanPaolo Banca. I lavori sono stati articolati in due intense giornate e quattro sessioni, i cui temi hanno coperto argomenti linguistici, letterari, filologici e storico-culturali. Banja Luka, luogo non italiano ma allo stesso tempo sede di un centro per la diffusione della lingua e della cultura italiana, e sede universitaria in Bosnia ed Erzegovina che rilascia una laurea in Lingua e Letteratura italiana, ha rivestito ancora una volta il ruolo di centro in cui ritrovarsi per scambiare esperienze tra l’Italia e le diverse realtà culturali che la circondano e la compenetrano, proponendo un rinnovato motivo di incontro e di ‘reincontro’ tra prospettive diverse rese più vicine dal forte interesse per obiettivi comuni.
L’immagine del sogno è stata dunque scelta come tema di questo incontro di studi contando sulla sua grande valenza simbolica, psicologica, sociale e artistica; e perché tanti sono i ‘sogni’ legati all’Italia, alla sua cultura, alla sua storia. Infatti, come il lettore potrà facilmente verificare, estremamente variegato è il panorama dei contributi raccolti nel volume, tanto da rendere difficile se non arbitrario qualunque tentativo di classificazione. Per questo motivo abbiamo deciso di dividere il volume in due sole sezioni: la prima, dal titolo The Italian dream, curata da Danilo Capasso, accoglie quei contributi che, all’ingrosso, rientrano nell’area della linguistica, della storia della lingua, della filologia e degli studi culturali (cinema, memorialistica e filosofia); la seconda, dal titolo Sogni e favole io fingo, curata da Roberto Russi, contiene invece gli articoli di ambito letterario, sempre inteso nel senso più ampio del termine e, ancora, degli studi culturali (musica).
Con questo volume si inaugura anche, presso Aonia edizioni, la collana Italianistica balcanica che si propone di ospitare monografie, raccolte di saggi e atti di convegni, essenzialmente di ambito italianistico, inerenti soprattutto l’attività dei soci dell’AIBA, ma anche di tutti quegli studiosi che vorranno condividere con noi i propri progetti e i propri obiettivi.