Una ragazza si sveglia nella camera di un lussuoso albergo in Place des Vosges, a Parigi. Non ha idea di come sia finita lì e, soprattutto, non ricorda nulla di se stessa: a sua disposizione solo una vecchia borsa di pelle contenente qualche oggetto, un sontuoso abito da sera verde smeraldo e una poesia di Cesare Pavese con alcune note a margine.
Dopo un iniziale e comprensibile momento di panico, si fa coraggio, decide di uscire dalla stanza e chiede aiuto a un concierge che lavora nell’albergo.
La ricerca dell’identità della ragazza è un lungo viaggio che inizia a Parigi, affonda le proprie radici a Berlino durante la Seconda guerra mondiale, e termina nell’Italia degli anni ‘60. Come un gioco ad incastro, dove i pezzi non hanno senso finché non vengono messi assieme, così anche questa storia ha bisogno di raccogliere tutti i dettagli e di riordinarli con metodo e pazienza. Solo così potrà essere compresa fino in fondo.
Dopo un iniziale e comprensibile momento di panico, si fa coraggio, decide di uscire dalla stanza e chiede aiuto a un concierge che lavora nell’albergo.
La ricerca dell’identità della ragazza è un lungo viaggio che inizia a Parigi, affonda le proprie radici a Berlino durante la Seconda guerra mondiale, e termina nell’Italia degli anni ‘60. Come un gioco ad incastro, dove i pezzi non hanno senso finché non vengono messi assieme, così anche questa storia ha bisogno di raccogliere tutti i dettagli e di riordinarli con metodo e pazienza. Solo così potrà essere compresa fino in fondo.