Il libro s’intitola “IL VUOTO DIETRO LE SPALLE”.
E’ la storia di un uomo normale come ce ne sono tanti che vive in maniera intensa e per certi versi traumatica le varie fasi della propria esistenza. In particolare, il passaggio dalla certezza del posto di lavoro alla precarietà più assoluta, dalla disperazione al successo attraverso la valorizzazione del proprio talento.
Dopo aver vissuto per anni nella serenità di un posto di lavoro sicuro e dignitoso, conosce suo malgrado la dolorosissima esperienza della cassa integrazione e del successivo licenziamento per poi scoprire del tutto casualmente di avere un talento nascosto, la pittura, che in breve tempo lo porterà al successo facendolo entrare in un mondo nuovo troppo diverso da lui e dalla sua storia.
Ma nel fare tutto questo commette un grave errore, lasciandosi cullare completamente dalle lusinghe del nuovo mondo perde di vista la propria dimensione, le proprie origini, le persone care, gli amici veri quelli dei momenti difficili. Quando si accorgerà dell’errore sarà ormai troppo tardi e voltandosi indietro non ritroverà più nessuno, nemmeno se stesso.
Da quel momento in poi, passerà le giornate dipingendo i ritratti delle persone che hanno fatto parte della sua vita e che non ha più ritrovato quasi a voler testimoniare al mondo intero di aver avuto anche lui un’esistenza vera, un’esistenza degna di questo nome. A un certo punto andrà via ma nessuno saprà mai in quale direzione e per fare che cosa ammesso e non concesso che abbia deciso di continuare a vivere.
Il messaggio è chiaro ed inequivocabile: Qualunque cosa la vita ci riservi, mai dimenticare le proprie origini, la propria storia e le persone che hanno fatto parte della nostra vita.
E’ la storia di un uomo normale come ce ne sono tanti che vive in maniera intensa e per certi versi traumatica le varie fasi della propria esistenza. In particolare, il passaggio dalla certezza del posto di lavoro alla precarietà più assoluta, dalla disperazione al successo attraverso la valorizzazione del proprio talento.
Dopo aver vissuto per anni nella serenità di un posto di lavoro sicuro e dignitoso, conosce suo malgrado la dolorosissima esperienza della cassa integrazione e del successivo licenziamento per poi scoprire del tutto casualmente di avere un talento nascosto, la pittura, che in breve tempo lo porterà al successo facendolo entrare in un mondo nuovo troppo diverso da lui e dalla sua storia.
Ma nel fare tutto questo commette un grave errore, lasciandosi cullare completamente dalle lusinghe del nuovo mondo perde di vista la propria dimensione, le proprie origini, le persone care, gli amici veri quelli dei momenti difficili. Quando si accorgerà dell’errore sarà ormai troppo tardi e voltandosi indietro non ritroverà più nessuno, nemmeno se stesso.
Da quel momento in poi, passerà le giornate dipingendo i ritratti delle persone che hanno fatto parte della sua vita e che non ha più ritrovato quasi a voler testimoniare al mondo intero di aver avuto anche lui un’esistenza vera, un’esistenza degna di questo nome. A un certo punto andrà via ma nessuno saprà mai in quale direzione e per fare che cosa ammesso e non concesso che abbia deciso di continuare a vivere.
Il messaggio è chiaro ed inequivocabile: Qualunque cosa la vita ci riservi, mai dimenticare le proprie origini, la propria storia e le persone che hanno fatto parte della nostra vita.