Parole che ricordano, gesti che raccontano. Storie di ieri e di oggi, legate dal filo sottile della passione per la ginnastica.
Dalle pioniere che negli anni Cinquanta hanno contribuito a fondare lo sport che conosciamo oggi, alla magia delle Farfalle campionesse del Mondo, allenate da Emanuela Maccarani. Dalla ineguagliabile capacità espressiva della quattro volte campionessa nazionale Julieta Cantaluppi, italiana di scuola bulgara, alla storia di Nathalie Van Cauwenberghe, ballerina belga, oggi coreografa, calatasi nel mondo della ritmica con la dolcezza e la forza di chi conosce i segreti del palcoscenico e dell'arte corporea. E poi una “fuga” all'estero, nella Spagna di Zapatero dove, grazie a Rubén, un ragazzo testardo, la ritmica è diventata una questione pure maschile. Ma le pagine raccontano anche storie che vanno oltre l'allenamento e la pedana. Come la “saga” della famiglia Pastorelli, partita da una piccola bottega e con gli anni capace di creare un impero magico fatto di attrezzi e materiali per la ritmica. E quella delle ragazze dell'Aquila, che hanno affrontato la tragedia del terremoto e dalle macerie si sono rialzate, nastro e clavette in mano, per continuare un sogno.
Storie di persone capaci di trasformarsi in farfalle. Sono le loro ali a portarle in alto. Osservandole in pedana, a volte diventa difficile capire se siano ancora umane o già diventate esseri volanti.
Dalle pioniere che negli anni Cinquanta hanno contribuito a fondare lo sport che conosciamo oggi, alla magia delle Farfalle campionesse del Mondo, allenate da Emanuela Maccarani. Dalla ineguagliabile capacità espressiva della quattro volte campionessa nazionale Julieta Cantaluppi, italiana di scuola bulgara, alla storia di Nathalie Van Cauwenberghe, ballerina belga, oggi coreografa, calatasi nel mondo della ritmica con la dolcezza e la forza di chi conosce i segreti del palcoscenico e dell'arte corporea. E poi una “fuga” all'estero, nella Spagna di Zapatero dove, grazie a Rubén, un ragazzo testardo, la ritmica è diventata una questione pure maschile. Ma le pagine raccontano anche storie che vanno oltre l'allenamento e la pedana. Come la “saga” della famiglia Pastorelli, partita da una piccola bottega e con gli anni capace di creare un impero magico fatto di attrezzi e materiali per la ritmica. E quella delle ragazze dell'Aquila, che hanno affrontato la tragedia del terremoto e dalle macerie si sono rialzate, nastro e clavette in mano, per continuare un sogno.
Storie di persone capaci di trasformarsi in farfalle. Sono le loro ali a portarle in alto. Osservandole in pedana, a volte diventa difficile capire se siano ancora umane o già diventate esseri volanti.