Le condizioni sociali avverse (separazione, perdita del lavoro, mobbing, isolamento sociale) rappresentano nella nostra specie fattori di stress che contribuiscono in maniera rilevante all’instaurazione e alla progressione dei disordini affettivi.
Questo paradigma sperimentale di induzione e quantificazione dei sintomi della depressione prevede di sottoporre ratti selvatici ad un episodio sociale traumatico (sconfitta e subordinazione) seguito da un periodo prolungato di isolamento sociale. Tale modello rappresenta una procedura innovativa in quanto utilizza una condizione realistica e tipicamente riscontrabile nell’uomo.
Inoltre, è basato sulla quantificazione di un’ampia gamma di comportamenti (esploratività, aggressività, ansia, anedonia) e parametri fisiologici (frequenza cardiaca, stato della bilancia simpato-vagale, incidenza di aritmie, temperatura corporea, ritmi biologici, concentrazioni plasmatiche di corticosteroni), in grado di rappresentare un set di indicatori affidabili dell’avvenuta instaurazione di una condizione di tipo depressivo.
Questo paradigma sperimentale di induzione e quantificazione dei sintomi della depressione prevede di sottoporre ratti selvatici ad un episodio sociale traumatico (sconfitta e subordinazione) seguito da un periodo prolungato di isolamento sociale. Tale modello rappresenta una procedura innovativa in quanto utilizza una condizione realistica e tipicamente riscontrabile nell’uomo.
Inoltre, è basato sulla quantificazione di un’ampia gamma di comportamenti (esploratività, aggressività, ansia, anedonia) e parametri fisiologici (frequenza cardiaca, stato della bilancia simpato-vagale, incidenza di aritmie, temperatura corporea, ritmi biologici, concentrazioni plasmatiche di corticosteroni), in grado di rappresentare un set di indicatori affidabili dell’avvenuta instaurazione di una condizione di tipo depressivo.