Quando si e infedeli all’idea di sé si può tutto. Si mescolano i percorsi e si cambia strada quando nessuno se l’aspetta. Si mettono i colori nell’arcobaleno sincopato e si prova a domare il tempo. Si costruisce l’impossibile immutato, e si allargano i domani. Si evita il bisogno di cavità auricolari, si possono arrotolare fiumi e essere un gatto dagli ultrasuoni rovesciati, si scelgono rette parallele distanti e vicine, e si mangia silenzio. Soprattutto ci si appoggia piano ai colori e si ignora l’artificio del genere.
Quando si è infedeli all’idea di sé si scrivono parole che hanno l’odore di una metropoli stanca, spessa di gas di scarico e povertà. Sanno di luoghi desiderati e altri che sono diventati estranei nel tempo. Sanno di passione e assenza.
Quando si è infedeli all’idea di sé ci si può permettere anche un lusso per pochi: parlare d’amore senza mai nominarlo. Perché l’amore è nelle cose non dette.
Anna Moretti
Quando si è infedeli all’idea di sé si scrivono parole che hanno l’odore di una metropoli stanca, spessa di gas di scarico e povertà. Sanno di luoghi desiderati e altri che sono diventati estranei nel tempo. Sanno di passione e assenza.
Quando si è infedeli all’idea di sé ci si può permettere anche un lusso per pochi: parlare d’amore senza mai nominarlo. Perché l’amore è nelle cose non dette.
Anna Moretti