Le interazioni farmacologiche possono essere definite come "la possibilità
che un farmaco alteri l'intensità degli effetti farmacologici di un altro
farmaco somministrato contemporaneamente". Il risultato netto è un aumento
o riduzione degli effetti di uno o di entrambi i farmaci o addirittura la
comparsa di nuovi effetti non osservabili con i farmaci dati singolarmente.
Tali interazioni possono essere sinergiche, additive o antagonistiche a
seconda dell'effetto prodotto e di tipo farmacocinetico, farmacodinamico e
farmaceutico a seconda dei meccanismi alla loro base. Le interazioni
farmacocinetiche si riferiscono a quelle interazioni in cui un farmaco
modifica l'assorbimento, il legame alle proteine , la distribuzione, il trasporto
in sede di attività, la biotrasformazione e l'eliminazione del secondo farmaco.
Le interazioni possono essere farmacodinamiche, caratterizzate cioè da
un'interazione farmacologica simile e/o opposta sullo stesso target biologico
(recettore o altro).
che un farmaco alteri l'intensità degli effetti farmacologici di un altro
farmaco somministrato contemporaneamente". Il risultato netto è un aumento
o riduzione degli effetti di uno o di entrambi i farmaci o addirittura la
comparsa di nuovi effetti non osservabili con i farmaci dati singolarmente.
Tali interazioni possono essere sinergiche, additive o antagonistiche a
seconda dell'effetto prodotto e di tipo farmacocinetico, farmacodinamico e
farmaceutico a seconda dei meccanismi alla loro base. Le interazioni
farmacocinetiche si riferiscono a quelle interazioni in cui un farmaco
modifica l'assorbimento, il legame alle proteine , la distribuzione, il trasporto
in sede di attività, la biotrasformazione e l'eliminazione del secondo farmaco.
Le interazioni possono essere farmacodinamiche, caratterizzate cioè da
un'interazione farmacologica simile e/o opposta sullo stesso target biologico
(recettore o altro).