L’esperienza di insegnamento universitario maturata sino ad oggi mi ha convinto dell’urgenza crescente di elaborare a vantaggio degli studenti opere di institutio, di formazione di base, ancora spesso guardate con sufficienza da parte dell’accademia italiana quale ‘genere minore’. In particolare rimango stupito, anche grazie al confronto con il mondo anglosassone, da quanto poco spazio abbiano tuttora nel panorama universitario delle nostre Lettere l’insegnamento e l’apprendimento di tecniche di scrittura argomentativa e, ancor più, di lettura di differente tipo e livello.
In questi anni inoltre ho colto nei miei allievi la richiesta di essere aiutati a maturare non solo nella dimensione del ‘sapere’, ma anche del ‘saper fare’, a coniugare cioè la conoscenza di nozioni e modelli teorici con la loro applicazione.
Figlio di queste due esigenze è il presente volume, che vuole disegnare un itinerario, il più possibile semplice e concreto, ispirato ad un blending metodologico tra filologia e critica semiologico-strutturalista, di interpretazione del testo latino e, in particolare, del fenomeno letterario del racconto: ciò giustifica la limitazione parentetica dell’aggettivo ‘narrativo’ nel titolo.
In questi anni inoltre ho colto nei miei allievi la richiesta di essere aiutati a maturare non solo nella dimensione del ‘sapere’, ma anche del ‘saper fare’, a coniugare cioè la conoscenza di nozioni e modelli teorici con la loro applicazione.
Figlio di queste due esigenze è il presente volume, che vuole disegnare un itinerario, il più possibile semplice e concreto, ispirato ad un blending metodologico tra filologia e critica semiologico-strutturalista, di interpretazione del testo latino e, in particolare, del fenomeno letterario del racconto: ciò giustifica la limitazione parentetica dell’aggettivo ‘narrativo’ nel titolo.