Rinchiuso nel suo piccolo appartamento e nelle proprie fobie, un uomo vive solo. Il tempo, i libri, i sogni, i dubbi, le paure si mescolano nella mente dell'uomo, in una progressiva scomparsa di se stesso. Il tempo passa scandito dai suoi tanti orologi e dal suo battere a macchina: attraverso lettere e riflessioni ripercorre le tappe che lo hanno portato a quella lenta discesa verso il nulla. Il confronto con gli altri, la paura del prossimo, la conseguente alienazione dalla società vengono buttati contro il lettore con ferocia, mentre le funzioni dell'arte intesa come creatività dell'inconscio vengono svelate piano piano, unica ancora di salvezza dell'uomo nei confronti di una società che non può accettare.
In fondo al baratro il protagonista giungerà all'unica conclusione possibile, non senza un barlume di speranza.
In fondo al baratro il protagonista giungerà all'unica conclusione possibile, non senza un barlume di speranza.