Come oggi, nel 1500 il mondo, per noi europei, era diviso in due, con l’”altro” sempre rigorosamente situato sulla sponda sbagliata del Mare Nostrum. I resti, la cultura, i regni nati dalla disgregazione dell’impero Romano, uniti da un rissoso cristianesimo, si scontravano contro il pericolo maggiore mai affrontato fino ad allora dagli eredi di Costantino: gli Ottomani. Un esercito potente e crudele, guidato da Sultani decisi nella battaglia e tolleranti nella vittoria si muoveva verso il cuore d’Europa, deciso a fermarne i battiti al suono dei tamburi dei Giannizzeri. Mentre si muore in battaglia, attorno a Vienna e a Bagdad, nel cuore di questo Impero, orgoglioso e potente, guidato dal più grande dei Sultani, Solimano il Magnifico, si dipana la storia di una piccola schiava dai capelli rossi. Decisa a trovare riscatto, questa donna cambierà le sorti di un Impero, nello sfondo di una Istanbul dolce e crudele.
Salvatore Barrocu nasce a Tula (SS), dove è tornato a vivere dopo una vita vissuta tra Cassolnovo (PV) e Torino. Dopo lunghi anni di studi storici e ricerche archeologiche, lasciato il lavoro sul campo, si dedica alla sua passione di una vita: la scrittura. Questo è il suo secondo romanzo, rigorosamente frutto di accurate ricerche storiche.
Salvatore Barrocu nasce a Tula (SS), dove è tornato a vivere dopo una vita vissuta tra Cassolnovo (PV) e Torino. Dopo lunghi anni di studi storici e ricerche archeologiche, lasciato il lavoro sul campo, si dedica alla sua passione di una vita: la scrittura. Questo è il suo secondo romanzo, rigorosamente frutto di accurate ricerche storiche.