Rappresentata per la prima volta a Venezia nel 1753, La locandiera rappresenta l’apice dell'innovazione teatrale di Goldoni.
Protagonista della storia la locandiera Mirandolina, che corteggiata da un conte, un marchese e un cavaliere, sceglierà di sposare il suo cameriere Fabrizio.
Così Goldoni parla della sua massima opera, nelle sue Memorie.
«Apriamo dunque lo spettacolo il dì 26 dicembre con La locandiera. Questa vien da Locanda, che in italiano significa la stessa cosa che hötel garni in francese. Non vi è termine proprio in lingua francese per indicar l’uomo o la donna che tien locanda. Se si volesse tradurre questa commedia in francese, converrebbe cercar il titolo nel carattere, e questo sarebbe senza dubbio la femme adroite. Mirandolina tiene una locanda a Firenze, e colle sue grazie e col suo spirito guadagna, ancor senza volerlo, il cuore di tutti quelli che alloggiano da lei.»
Protagonista della storia la locandiera Mirandolina, che corteggiata da un conte, un marchese e un cavaliere, sceglierà di sposare il suo cameriere Fabrizio.
Così Goldoni parla della sua massima opera, nelle sue Memorie.
«Apriamo dunque lo spettacolo il dì 26 dicembre con La locandiera. Questa vien da Locanda, che in italiano significa la stessa cosa che hötel garni in francese. Non vi è termine proprio in lingua francese per indicar l’uomo o la donna che tien locanda. Se si volesse tradurre questa commedia in francese, converrebbe cercar il titolo nel carattere, e questo sarebbe senza dubbio la femme adroite. Mirandolina tiene una locanda a Firenze, e colle sue grazie e col suo spirito guadagna, ancor senza volerlo, il cuore di tutti quelli che alloggiano da lei.»