Il seguente saggio dal titolo “La mafia, la Sicilia e Leonardo Sciascia”, vuole essere una breve riflessione sulla Sicilia e una disamina sull’origine della mafia che purtroppo condiziona ancora, e forse più di prima, in maniera meno visibile ma ugualmente efficace, la sua vita sociale, economica e politica. Riflessione e disamina - che nel corso della stesura hanno assunto autonomamente il carattere di tesi - basate su intuizioni scaturite dall’analisi personale della cronaca in merito, e in base a intuizioni derivate dalla mia esperienza trentennale in un tessuto sociale non facilmente decifrabile dall’esterno.
Soprattutto insisterò sui motivi di ordine psicologico più ancestrali che possono avere determinato il fenomeno mafioso e che hanno trovato terreno fertile in un contesto ideale come era la Sicilia in epoca di dominazioni, con la sua storia più che bimillenaria fatta di continue colonizzazioni e di guerre fra occupanti per contendersi il ricco territorio, le cui conseguenze subivano maggiormente le popolazioni indigene. Molti occupanti hanno lasciato preziose testimonianze architettoniche e culturali; testimonianze però che non rispecchiano l’identità dei siciliani, comunque da sempre mutevole e difficilmente ricostruibile perché smarritasi nei secoli nella fusione di diverse culture.
Completano, o meglio, hanno fatto da pretesto al succitato argomento, l’analisi di alcune opere di Leonardo Sciascia e lo studio del suo pensiero, da cui è sorta l’idea di questo saggio. In tale mio lavoro ho prestato naturalmente più attenzione a quell’aspetto del suo pensiero che maggiormente persevera sull’analisi del fenomeno mafioso e che, per sua natura, si presta a fraintendimenti, e in buona fede, ma spesse volte in maniera strumentale.
CURRICULUM ARTISTICO DELL’AUTORE
Angelo Lo Verme è uno scrittore siciliano. Nel 2006 ha pubblicato la prima edizione del presente saggio “La mafia, la Sicilia e Leonardo Sciascia”, 1° classificato nel “Premio Omodei” indetto dall'Accademia Internazionale Il Convivio e dal Comune di Castiglione di Sicilia (CT) nel luglio 2004, finalista al 2° Concorso Internazionale Autori per l'Europa 2005 e ancora 1° nel Premio “Samadhi 2006” di Schio (VI).
Nel 2009 ha pubblicato la prima edizione della raccolta di fiabe “Fiaabeeee! Fiaabeeee per tutti!”, della raccolta di poesie “Impressioni” e del racconto lungo “I gatti con le pistole”.
Nel 2010 ha pubblicato la prima edizione del romanzo “Amore platonico” e del dramma tragicomico “C’è sempre tempo”, continuazione immaginaria del romanzo prima detto. Con questa piece si è piazzato al 2° posto nel “Premio Teatrale Angelo Musco” indetto dall'Accademia Internazionale Il Convivio e dal Comune di Motta Camastra (ME) nel dicembre 2004.
Ha scritto pure alcuni racconti brevi e collabora con le testate giornalistiche online Articolo21, Zonafrancanews.it, Agoravox, Siciliafacebook, SocialSicilia, Blog Sicilia, IlModeratore.it, Vivere Caltanissetta, e occasionalmente con Antimafia Duemila e Micromega.
Nell’agosto 2010 è risultato 1° classificato nella sezione Giornalismo del “Premio Nazionale Calabria e Basilicata 2010” svoltosi a Trebisacce (CS), con l’articolo “Ricordarsi sempre di Chernobyl”.
Nel 2011 ha pubblicato la raccolta di articoli su politica, economia, ambiente, scienza, salute, spiritualità, recensioni e satire intitolata “Giornalismo: una missione”.
Soprattutto insisterò sui motivi di ordine psicologico più ancestrali che possono avere determinato il fenomeno mafioso e che hanno trovato terreno fertile in un contesto ideale come era la Sicilia in epoca di dominazioni, con la sua storia più che bimillenaria fatta di continue colonizzazioni e di guerre fra occupanti per contendersi il ricco territorio, le cui conseguenze subivano maggiormente le popolazioni indigene. Molti occupanti hanno lasciato preziose testimonianze architettoniche e culturali; testimonianze però che non rispecchiano l’identità dei siciliani, comunque da sempre mutevole e difficilmente ricostruibile perché smarritasi nei secoli nella fusione di diverse culture.
Completano, o meglio, hanno fatto da pretesto al succitato argomento, l’analisi di alcune opere di Leonardo Sciascia e lo studio del suo pensiero, da cui è sorta l’idea di questo saggio. In tale mio lavoro ho prestato naturalmente più attenzione a quell’aspetto del suo pensiero che maggiormente persevera sull’analisi del fenomeno mafioso e che, per sua natura, si presta a fraintendimenti, e in buona fede, ma spesse volte in maniera strumentale.
CURRICULUM ARTISTICO DELL’AUTORE
Angelo Lo Verme è uno scrittore siciliano. Nel 2006 ha pubblicato la prima edizione del presente saggio “La mafia, la Sicilia e Leonardo Sciascia”, 1° classificato nel “Premio Omodei” indetto dall'Accademia Internazionale Il Convivio e dal Comune di Castiglione di Sicilia (CT) nel luglio 2004, finalista al 2° Concorso Internazionale Autori per l'Europa 2005 e ancora 1° nel Premio “Samadhi 2006” di Schio (VI).
Nel 2009 ha pubblicato la prima edizione della raccolta di fiabe “Fiaabeeee! Fiaabeeee per tutti!”, della raccolta di poesie “Impressioni” e del racconto lungo “I gatti con le pistole”.
Nel 2010 ha pubblicato la prima edizione del romanzo “Amore platonico” e del dramma tragicomico “C’è sempre tempo”, continuazione immaginaria del romanzo prima detto. Con questa piece si è piazzato al 2° posto nel “Premio Teatrale Angelo Musco” indetto dall'Accademia Internazionale Il Convivio e dal Comune di Motta Camastra (ME) nel dicembre 2004.
Ha scritto pure alcuni racconti brevi e collabora con le testate giornalistiche online Articolo21, Zonafrancanews.it, Agoravox, Siciliafacebook, SocialSicilia, Blog Sicilia, IlModeratore.it, Vivere Caltanissetta, e occasionalmente con Antimafia Duemila e Micromega.
Nell’agosto 2010 è risultato 1° classificato nella sezione Giornalismo del “Premio Nazionale Calabria e Basilicata 2010” svoltosi a Trebisacce (CS), con l’articolo “Ricordarsi sempre di Chernobyl”.
Nel 2011 ha pubblicato la raccolta di articoli su politica, economia, ambiente, scienza, salute, spiritualità, recensioni e satire intitolata “Giornalismo: una missione”.