La Nube di Oort – Ernesto Giorgi
I difetti del genere umano, la prevaricazione dei capi, le ingiustizie e la schiavitù delle masse dipendono da stretti motivi biologici ed antropologici, collegati sin dalla notte dei tempi alla debolezza fisica degli esseri umani stessi, che da un lato sarebbero dovuti essere indipendenti e dall'altro non potevano farlo, data la necessità di aggregarsi per la caccia.
Non esiste rimedio: siamo così e così resteremo, la menzogna dei capi è il prezzo necessario per l'organizzazione sociale dei deboli, che in realtà dai capi sono sfruttati.
L'uomo di Neanderthal era più forte, non parlava ed era immune dalle debolezze di Homo Sapiens Sapiens.
Sparì probabilmente perché incapace di mentire, distrutto dal Sapiens e questa specie, apparentemente scomparsa, diventa l'unica speranza per l'umanità.
Abitanti di altri pianeti hanno (da sempre) interferito in questo gioco. Alla fine, il Neanderthal viene recuperato (alcuni di noi hanno ancora dal 4 al 6 per cento del Dna Neanderthal).
Il finale è entusiasmante ed il libro è avvincente.
Essenzialmente, un romanzo culturale ambientato a Venezia.
I difetti del genere umano, la prevaricazione dei capi, le ingiustizie e la schiavitù delle masse dipendono da stretti motivi biologici ed antropologici, collegati sin dalla notte dei tempi alla debolezza fisica degli esseri umani stessi, che da un lato sarebbero dovuti essere indipendenti e dall'altro non potevano farlo, data la necessità di aggregarsi per la caccia.
Non esiste rimedio: siamo così e così resteremo, la menzogna dei capi è il prezzo necessario per l'organizzazione sociale dei deboli, che in realtà dai capi sono sfruttati.
L'uomo di Neanderthal era più forte, non parlava ed era immune dalle debolezze di Homo Sapiens Sapiens.
Sparì probabilmente perché incapace di mentire, distrutto dal Sapiens e questa specie, apparentemente scomparsa, diventa l'unica speranza per l'umanità.
Abitanti di altri pianeti hanno (da sempre) interferito in questo gioco. Alla fine, il Neanderthal viene recuperato (alcuni di noi hanno ancora dal 4 al 6 per cento del Dna Neanderthal).
Il finale è entusiasmante ed il libro è avvincente.
Essenzialmente, un romanzo culturale ambientato a Venezia.