Lo storico britannico Christopher Dawson è conosciuto anche in Italia come un grande storico della cultura e, in particolare, della formazione della Cristianità occidentale. Assertore dell'inevitabile "morte" delle civiltà quando si esauriscono i principi che le animano, anzitutto quelli religiosi, a partire dagli anni 1930 dedica una parte rilevante della sua opera alle crisi culturali che in epoca moderna e contemporanea hanno minato l'edificio della civiltà occidentale e alle loro ricadute socio-politiche. Ne La religione e lo Stato moderno, del 1935, esamina il comunismo sovietico, il fascismo e il nazionalsocialismo, ai quali associa il New Deal statunitense e il laburismo britannico, insieme come esito e come reazione alla disgregazione provocata nella società occidentale dalla filosofia liberale.
La religione e lo Stato moderno (Magna Europa. Panorama e voci)
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