Una quindicina di anni fa l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano avviò, entro la Facoltà di Scienze Politiche, un nuovo Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione, prevedendo con lungimiranza tra i vari insegnamenti anche un Laboratorio di Italiano strutturato in modo da consentire agli studenti di misurarsi con le proprie abilità pratiche di scrittura negli ambiti della comunicazione professionale. Durante il corso dell’anno, ogni studente aveva così la possibilità di realizzare, in aule-computer, almeno una decina di testi, alcuni anche di ampie dimensioni: ognuno di loro veniva quindi corretto in forma individuale e commentato con l’autore.
In quei primi anni, la manualistica specifica dedicata al settore era piuttosto scarsa, e in particolare pochi erano i contributi stesi da specialisti di lingua e letteratura italiana, che si trovavano forse ancora in un certo imbarazzo nel relazionarsi con la scrittura professionale (memorandum aziendale, relazione, comunicato stampa, cartella stampa, presentazione pubblica, etc.): così, anche i volumi più solidi sul piano scientifico rischiavano pericolosi scivoloni presentando come esempi di “prosa funzionale” brani di romanzi o di altre opere letterarie. La maggior parte della manualistica di pronto uso, invece, era realizzata da tecnici e professionisti di aziende o istituzioni pubbliche e private, consapevoli della reale necessità di intervenire sulle sempre più evidenti lacune espressive dei giovani laureati, ma spesso legati alla scrittura professionale più per quotidiana frequentazione che per competenza specifica: in maniera speculare, dunque, manuali di notevole efficacia per gli esempi raccolti, direttamente attinti al mondo del lavoro, spesso mancavano di un opportuno commento tecnico.
Nel contenuto arco di tempo compreso tra l’avvio di quell’esperienza e la nuova veste che intanto anche l’insegnamento di Italiano per la comunicazione ha assunto entro il rinnovato Corso di Laurea in Comunicazione e società (COMeS), il panorama bibliografico disponibile si è notevolmente arricchito, anche grazie a una progressiva e proficua osmosi tra i due ambiti, quello degli specialisti da un lato e quello dei professionisti dall’altro. Intanto, anche la scrittura professionale ha conosciuto importanti cambiamenti, in buona parte legati al rapido nascere e affermarsi di nuove modalità comunicative: non solo il giornalismo e il mondo della comunicazione, ma anche le istituzioni pubbliche, le imprese e, più in generale, i singoli individui hanno infatti dovuto imparare a confrontarsi con internet e i social network, che costituiscono ormai un fenomeno ben assestato, benché per certi aspetti ancora emergente. Per questo motivo, nella pratica didattica quotidiana si è presto avvertita l’esigenza di rendere disponibile agli studenti uno strumento snello, ma ricco di esempi, di commenti tecnici e di esercizi, che potesse accompagnarli nell’imparare a scrivere adattandosi alle caratteristiche proprie della comunicazione su siti internet, blog, newsletter e social network.
In quei primi anni, la manualistica specifica dedicata al settore era piuttosto scarsa, e in particolare pochi erano i contributi stesi da specialisti di lingua e letteratura italiana, che si trovavano forse ancora in un certo imbarazzo nel relazionarsi con la scrittura professionale (memorandum aziendale, relazione, comunicato stampa, cartella stampa, presentazione pubblica, etc.): così, anche i volumi più solidi sul piano scientifico rischiavano pericolosi scivoloni presentando come esempi di “prosa funzionale” brani di romanzi o di altre opere letterarie. La maggior parte della manualistica di pronto uso, invece, era realizzata da tecnici e professionisti di aziende o istituzioni pubbliche e private, consapevoli della reale necessità di intervenire sulle sempre più evidenti lacune espressive dei giovani laureati, ma spesso legati alla scrittura professionale più per quotidiana frequentazione che per competenza specifica: in maniera speculare, dunque, manuali di notevole efficacia per gli esempi raccolti, direttamente attinti al mondo del lavoro, spesso mancavano di un opportuno commento tecnico.
Nel contenuto arco di tempo compreso tra l’avvio di quell’esperienza e la nuova veste che intanto anche l’insegnamento di Italiano per la comunicazione ha assunto entro il rinnovato Corso di Laurea in Comunicazione e società (COMeS), il panorama bibliografico disponibile si è notevolmente arricchito, anche grazie a una progressiva e proficua osmosi tra i due ambiti, quello degli specialisti da un lato e quello dei professionisti dall’altro. Intanto, anche la scrittura professionale ha conosciuto importanti cambiamenti, in buona parte legati al rapido nascere e affermarsi di nuove modalità comunicative: non solo il giornalismo e il mondo della comunicazione, ma anche le istituzioni pubbliche, le imprese e, più in generale, i singoli individui hanno infatti dovuto imparare a confrontarsi con internet e i social network, che costituiscono ormai un fenomeno ben assestato, benché per certi aspetti ancora emergente. Per questo motivo, nella pratica didattica quotidiana si è presto avvertita l’esigenza di rendere disponibile agli studenti uno strumento snello, ma ricco di esempi, di commenti tecnici e di esercizi, che potesse accompagnarli nell’imparare a scrivere adattandosi alle caratteristiche proprie della comunicazione su siti internet, blog, newsletter e social network.