Questo libro vuole essere un modesto aiuto a quei clinici che devono prendere decisioni sull’ultima fase della vita di un malato, che conduce inesorabilmente alla sua morte. Sovente, essi non hanno la serenità per farlo perché si sentono “il fiato di tutti sul collo”. Allora, ecco emergere temi quali il valore della vita, il valore del paziente che è soggetto e protagonista della vita stessa ma al contempo anche gli obiettivi della medicina: il curare, il prevenire, il mantenere una vita psicofisica accettabile e non una sopravvivenza agonica; il comprendere anche che il medico non è un mago, o dio, ma è un uomo che con le sue competenze cerca di far vivere al meglio un suo simile e, nel contempo, non è certamente colui che può prolungare o accorciare l’esistenza di un altro uomo. Le tematiche trattate nel volume sono prevalentemente quelle che annoverano più difficoltà etiche, al fine di sottoporre al lettore, nella consapevolezza che le trattazioni non possono essere esaustive, quel minimo che possa essere d’aiuto anche, ma non solo, per imparare un metodo da applicare poi ai casi concreti che si incontrano nella carriera professionale.
La sottile linea di confine: Problemi etici di fine vita al letto del paziente
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