Ciascuno di noi nella vita si trova di fronte ad un bivio, prima o poi.
Decide di imboccare una strada, a volte senza sapere esattamente dove conduce e la affronta passo dopo passo, con un’idea in testa, seguendola lungo il suo dispiegarsi periglioso.
Ogni tanto si ferma a ricordare; il passato appare sempre ammantato di luce, è come avvolto dall’oblio che porta a far apparire solamente i pregi cancellando ansie e pensieri.
Poi, d’improvviso, una buca, un sasso, una cunetta o un dosso dissolvono l’illusione, si torna alla realtà.
Tuttavia il sogno non svanisce, si proietta nel futuro, è stimolo a lottare, anche per un essere superiore, di sangue regale, che vive al di sopra delle righe nel suo Granducato.
La favola del Principe Liky svela una parte del suo passato, racconta del suo presente e si illumina del suo futuro, in un contesto idilliaco, ma al contempo ironico, nel quale si intersecano esistenze terrene e surreali, in un groviglio di storie parallele, ciascuna a rincorrersi verso l’epilogo della propria meta finale.
Un grazie di cuore a Fernando Botero
Decide di imboccare una strada, a volte senza sapere esattamente dove conduce e la affronta passo dopo passo, con un’idea in testa, seguendola lungo il suo dispiegarsi periglioso.
Ogni tanto si ferma a ricordare; il passato appare sempre ammantato di luce, è come avvolto dall’oblio che porta a far apparire solamente i pregi cancellando ansie e pensieri.
Poi, d’improvviso, una buca, un sasso, una cunetta o un dosso dissolvono l’illusione, si torna alla realtà.
Tuttavia il sogno non svanisce, si proietta nel futuro, è stimolo a lottare, anche per un essere superiore, di sangue regale, che vive al di sopra delle righe nel suo Granducato.
La favola del Principe Liky svela una parte del suo passato, racconta del suo presente e si illumina del suo futuro, in un contesto idilliaco, ma al contempo ironico, nel quale si intersecano esistenze terrene e surreali, in un groviglio di storie parallele, ciascuna a rincorrersi verso l’epilogo della propria meta finale.
Un grazie di cuore a Fernando Botero