La vita che ti diedì è un dramma di Luigi Pirandello che si ispira alle sue novelle La camera in attesa (1916) e I pensionati della memoria (1914). Rappresentato per la prima volta al Teatro Quirino di Roma nel 1923 da Alda Borelli fu successivamente pubblicato nel 1924 dall'editore Bemporad. L'opera, concepita per Eleonora Duse, dopo la prima rappresentazione, ebbe uno scarso successo. Fu ripresentata al pubblico nel 1942 interpretata da Paola Borboni.
Tema centrale della commedia è l'amore materno capace anche di nutrirsi semplicemente del ricordo, facendo a meno della presenza fisica, di un figlio che è rimasto lontano dalla madre per sette anni. Su questo amore senza condizioni si intesse il dialogo con gli altri personaggi che esprimono il loro giudizio su i sentimenti materni con un commento, come accade all'inizio del dramma, che richiama la funzione del coro della tragedia greca.
Tema centrale della commedia è l'amore materno capace anche di nutrirsi semplicemente del ricordo, facendo a meno della presenza fisica, di un figlio che è rimasto lontano dalla madre per sette anni. Su questo amore senza condizioni si intesse il dialogo con gli altri personaggi che esprimono il loro giudizio su i sentimenti materni con un commento, come accade all'inizio del dramma, che richiama la funzione del coro della tragedia greca.