Alle volte la gente si domanda quale sia il messaggio che lo scrittore o il regista volesse dare: e se il messaggio non esistesse?
Capitano esemplari, più o meno rari, nella vita di colpi di genio. E la storia potrebbe voltarsi e danzare con questi. Che importanza ha un messaggio per la nostra vita, se quel colpo di genio ci potrebbe cambiare il modo di approcciarci al mondo dell’arte. Se una storia raccontata da una cane, dei giochi o ancora, dei gatti aristocratici: ci rendono euforici e vogliosi di colpi inattesi di genio, a chi interessa che messaggio si cela dietro i buon sorrisi dettati dall’arte suprema.
Detto questo io spero di essere anche solo il mignolo dell’arte citata qua sopra.
Partiamo parlando della storia.
L’idea mi è sovvenuta al lavoro, mentre il bambino che accudivo dormiva. Pensai e pensai ad una nuova storia, poi non pensai più ed eccola: l’idea.
Siamo in un appartamento, un uomo suona il piano: Londra, vista dagli occhi dell’appartamento stesso. Su questa anima ho costruito il racconto, strettamente ispirato alla scena iniziale del film, della Disney: La carica dei cento e uno. La data del racconto infatti è la stessa dell’uscita del film: 1961. Questo vuole essere un grande elogio a quella scena iniziale, che ha una propria anima. Pongo sdraiato sulla finestra annoiato, il padrone Rudy impegnato a suonare e come sfondo un intimo appartamento Londinese.
Detto questo diamo inizio alle danze e speriamo ci sia da danzare.
Capitano esemplari, più o meno rari, nella vita di colpi di genio. E la storia potrebbe voltarsi e danzare con questi. Che importanza ha un messaggio per la nostra vita, se quel colpo di genio ci potrebbe cambiare il modo di approcciarci al mondo dell’arte. Se una storia raccontata da una cane, dei giochi o ancora, dei gatti aristocratici: ci rendono euforici e vogliosi di colpi inattesi di genio, a chi interessa che messaggio si cela dietro i buon sorrisi dettati dall’arte suprema.
Detto questo io spero di essere anche solo il mignolo dell’arte citata qua sopra.
Partiamo parlando della storia.
L’idea mi è sovvenuta al lavoro, mentre il bambino che accudivo dormiva. Pensai e pensai ad una nuova storia, poi non pensai più ed eccola: l’idea.
Siamo in un appartamento, un uomo suona il piano: Londra, vista dagli occhi dell’appartamento stesso. Su questa anima ho costruito il racconto, strettamente ispirato alla scena iniziale del film, della Disney: La carica dei cento e uno. La data del racconto infatti è la stessa dell’uscita del film: 1961. Questo vuole essere un grande elogio a quella scena iniziale, che ha una propria anima. Pongo sdraiato sulla finestra annoiato, il padrone Rudy impegnato a suonare e come sfondo un intimo appartamento Londinese.
Detto questo diamo inizio alle danze e speriamo ci sia da danzare.
