Si scrive male, si scrive troppo, si scrivono cose inutili. La smania di parlare e di scrivere è una patologia conclamata della nostra era ossessionata dal bisogno di esternazione a ogni costo. In tempi in cui fioriscono da ogni parte manuali su come scrivere meglio e superare il noto ?blocco dello scrittore?, questa breve trattazione dell?abate Dinouart, apparsa per la prima volta nel 1771 e da allora continuamente ristampata, propone un vero e proprio ribaltamento prospettico del problema comunicativo. L?arte di tacere non è un semplice invito al silenzio, un manifesto del mutismo, ma un?analisi delle infinite possibilità della continenza verbale e scritta. ?Il silenzio è necessario in molte occasioni? dice l?abate ?ma bisogna sempre essere sinceri: è possibile tenere per sé certi pensieri, ma non fingerli. Esistono delle maniere di tacere senza chiudere il proprio cuore, di essere discreto senza essere cupo e taciturno, di nascondere alcune verità senza coprirle con menzogne?.
L’arte di tacere
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