Storie di vita, racconti di anime. Gian Piero Rizzo, giovanissimo autore alla sua opera prima, ha sette squarci esistenziali da raccontarci, e ci parla di personaggi comuni, molto vicini alla realtà e alle esigenze umane. Le sue short stories, ambientate in una Roma ostile e glaciale, analizzano i sentimenti umani, li mettono a nudo, analizzandoli sotto la spietata lente del vero e dell’indagine psicologica ed introspettiva. Amori infranti, psicosi sentimentali, abbracci che leniscono ferite, serate che si trasformano in apologhi criminali: il circo umano che Rizzo mette in scena ricorda, nello stile, il Niccolò Ammaniti di Fango. Ma, se ne discosta, allo stesso tempo, in maniera netta, in quanto privo di ironia e di elementi grotteschi. Quello che traspare in “Le storie di tutti, di noi, di nessuno” è un senso di reale disagio, di vere occasioni mancate, di assoluto nichilismo. E il suo linguaggio ora tenero ora sulfureo, ora crudo ora squarciato da improvvisi lampi di commozione, lascia il segno e ci rivela un autore che sa parlarci di scoramento e disillusione attraverso una cronaca che fissa le sue fonti su sensazioni impulsive, esplose in nell'esatto istante in cui si sono verificate. Edito da Bibliotheka Edizioni.
Le storie di tutti, di noi, di nessuno (Drammatico)
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