La de-socializzazione del lutto ha avuto, tra gli altri effetti, quello dell’affermarsi di nuove forme di cordoglio, particolarmente negli Stati Uniti (ma anche in Italia) dove si sono diffusi, cimiteri virtuali, siti di memorializzazione e dove, in generale, si assiste alla trasformazione della tanatologia in una “tanatecnologia” (Sofka, 2001), dal death system (il concetto di “sistema di morte” introdotto da Robert Kastenbaum nel 1977) in un death digital system, col passaggio da “vivi connessi” a “morti connessi”. In questo contesto e nella trasformazione dei grandi riti collettivi, nascono riti misti o a “bassa intensità” (Ortoleva) che prendono piede o scompaiono nel doppio mondo labile e simultaneo della Rete.
Lieve ti sia la Rete: La morte nell’era dei social network (Italian Edition)
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