L’inquilino

Marco D. è un agente di viaggi poco più che quarantenne. Il suo matrimonio si è concluso da poco con un separazione, e scopre di avere un tumore al cervello. Questo lo spinge ad allontanarsi per affrontare la nuova realtà, e per guardare la sua vita con maggior distacco. L’incontro fortuito con una donna che riemerge dal passato cambierà i suoi piani. Per aiutarla sarà coinvolto, suo malgrado, nell’ambiente della diplomazia e delle lotte mediorientali. Conoscerà personaggi e realtà inattese, sarà partecipe di eventi tragici e dovrà addentrarsi in un mondo per lui nuovo, che ha i toni gialli e neri dell’omicidio e del terrorismo internazionale. In un ambiente che non conosce, Marco D. si muove prima con cautela, ma prenderà infine l’iniziativa trasformandosi da incauto spettatore a protagonista. Il banale agente di viaggi si trasforma e reagisce, avvertendo che i suoi valori, e non solo la sua vita, sono in pericolo. Dovrà farlo per dare un significato alla sua esistenza e alla sua possibile fine. In un viaggio che si snoda tra l’Olanda, Israele e la Germania scoprirà quanto la vita possa essere sorprendente e imprevedibile. Scoprirà soprattutto quanto sia labile la verità, mutevole e difficile da conoscere. La verità dei fatti e ancor più quella delle persone. Una verità che muta ad ogni svolta della storia e alla comparsa di ogni personaggio, fino all’ultima riga di un racconto che potrebbe essere vero.