Il delitto e il castigo. In mezzo una vita alla ricerca di un’ombra dai contorni indefiniti. Un omicidio irrisolto porta già con sé la pena, la colpevolezza. Non solo dell’omicida, ma anche di una testimone, una ragazzina con molti sogni. Lolita Moreno è Lea Carlisi, ma è anche Nell Wartha. La prima è la figlia di un portinaio, curiosa della vita, che ha un dono: una voce unica. La seconda è una “femme fatale” o almeno presunta tale. È bellissima. Nessuno la conosce, nessuno sa da dove provenga, nessuno sa che lavoro faccia. Ogni tanto parte. Ogni tanto torna.
Entrambe vivono nello stesso palazzo. I loro destini si incrociano e si legano indissolubilmente. L’uno è la continuazione di quello dell’altra. Sono condannate a un’eterna punizione. Una alla solitudine, l’altra a essere dimenticata. Solo una si può salvare.
Giulia Volpi Nannipieri confonde le carte in tavola. Si inventa una struttura che costringe a imboccare una strada errata. Illude chi legge di aver trovato la chiave di un percorso. Invece dissemina il romanzo di trappole, di colpi bassi che regalano emozioni inaspettate. Contribuisce, pagina dopo pagina, alla costruzione del colpo di scena finale.
Entrambe vivono nello stesso palazzo. I loro destini si incrociano e si legano indissolubilmente. L’uno è la continuazione di quello dell’altra. Sono condannate a un’eterna punizione. Una alla solitudine, l’altra a essere dimenticata. Solo una si può salvare.
Giulia Volpi Nannipieri confonde le carte in tavola. Si inventa una struttura che costringe a imboccare una strada errata. Illude chi legge di aver trovato la chiave di un percorso. Invece dissemina il romanzo di trappole, di colpi bassi che regalano emozioni inaspettate. Contribuisce, pagina dopo pagina, alla costruzione del colpo di scena finale.