Siamo in Inghilterra, tra la fine del 1935 e l’inizio del ’36. La quiete di Saint Just, piccolo villaggio di Cornovaglia, viene turbata da un gruppo di ragazzi cresciuti nella miseria che allo scopo di mettere insieme alcune sterline, quasi inconsapevolmente, in poche ore infrangono la legge ripetutamente. Il caso vuole che il loro comportamento s’intrecci con la Storia e susciti l’interesse di Scotland Yard. Per alcune settimane gli abitanti del borgo si sentono il fulcro attorno al quale ruota il mondo. E non si può dar loro torto, da momento in cui ogni uomo, anche nella sua storia minima, è sempre e comunque il centro di ogni umana commedia.
L’umana commedia (Il filo azzurro)
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