«Un viaggio nella mente carico di suspense.»
Les Fleurs du Mal
«Un thriller a tinte scure, dove la ragione barcolla al limitare del baratro.»
Gli Scrittori della Porta Accanto
«Paladino scrive bene, e molto. Appassiona il lettore che si sente coinvolto fino in fondo.»
Le Fiamme di Pompei
Margherita ha visto un uomo morire. È stato ammazzato, con una mazza da baseball, in un vicolo buio e sporco. Lei non ha fatto niente, non ha detto niente. Ha pensato che fosse meglio nascondersi e tacere, far finta di nulla per continuare a vivere un’esistenza normale, persino felice, accanto a un marito che l’amava e a un bambino che stava per nascere.
Sono trascorsi otto anni da quella notte. Margherita ha dimenticato quell'uomo. Ha dimenticato anche i suoi occhi. Erano azzurri e freddi, come quelli di un husky. Ma il tempo non dimentica, e alla fine presenta sempre il conto.
L’uomo dagli occhi di husky è un thriller con sfumature fantastiche e horror. Ma è soprattutto la storia di un viaggio tra le pieghe della mente umana. Non aspettatevi, dunque, una passeggiata nel parco. Questa è una corsa su un ottovolante che accelera, sale o frena a seconda delle voglie e dei pensieri del macchinista che lo governa, Margherita.
Antonio Michele Paladino è nato a Trieste nel 1986. Oggi vive e lavora a Catania, all’ombra dell’Etna. Scrittore e giornalista, fa il suo esordio letterario nel 2014 con il racconto distopico Atlante nelle ossa, edito da Sem Edizioni. Nel 2015, per Epsil Edizioni, pubblica Vite di giorni perduti, una raccolta di racconti in cui s’intrecciano più generi. Sempre nello stesso anno, vince il “Premio Francesco Foresta” con il racconto lungo Banditi si muore, edito dall’Ass. Orizzonti Liberi. L’uomo dagli occhi di husky è il suo primo romanzo.
Les Fleurs du Mal
«Un thriller a tinte scure, dove la ragione barcolla al limitare del baratro.»
Gli Scrittori della Porta Accanto
«Paladino scrive bene, e molto. Appassiona il lettore che si sente coinvolto fino in fondo.»
Le Fiamme di Pompei
Margherita ha visto un uomo morire. È stato ammazzato, con una mazza da baseball, in un vicolo buio e sporco. Lei non ha fatto niente, non ha detto niente. Ha pensato che fosse meglio nascondersi e tacere, far finta di nulla per continuare a vivere un’esistenza normale, persino felice, accanto a un marito che l’amava e a un bambino che stava per nascere.
Sono trascorsi otto anni da quella notte. Margherita ha dimenticato quell'uomo. Ha dimenticato anche i suoi occhi. Erano azzurri e freddi, come quelli di un husky. Ma il tempo non dimentica, e alla fine presenta sempre il conto.
L’uomo dagli occhi di husky è un thriller con sfumature fantastiche e horror. Ma è soprattutto la storia di un viaggio tra le pieghe della mente umana. Non aspettatevi, dunque, una passeggiata nel parco. Questa è una corsa su un ottovolante che accelera, sale o frena a seconda delle voglie e dei pensieri del macchinista che lo governa, Margherita.
Antonio Michele Paladino è nato a Trieste nel 1986. Oggi vive e lavora a Catania, all’ombra dell’Etna. Scrittore e giornalista, fa il suo esordio letterario nel 2014 con il racconto distopico Atlante nelle ossa, edito da Sem Edizioni. Nel 2015, per Epsil Edizioni, pubblica Vite di giorni perduti, una raccolta di racconti in cui s’intrecciano più generi. Sempre nello stesso anno, vince il “Premio Francesco Foresta” con il racconto lungo Banditi si muore, edito dall’Ass. Orizzonti Liberi. L’uomo dagli occhi di husky è il suo primo romanzo.