La malaria rappresenta a oggi una delle
più importanti malattie infettive nei Paesi
in via di sviluppo; si stima che il 40% della
popolazione mondiale viva in aree dove la
malattia risulta endemica (1). I dati più recenti
riportano 300-500 milioni di nuovi casi/
anno, con 750.000-2 milioni di decessi
(2). Negli ultimi anni sono stati condotti diversi
studi epidemiologici su soggetti di ritorno
da viaggi in Paesi in via di sviluppo;
nella casistica più numerosa è riportato che
tra 7000 soggetti viaggiatori che si presentavano
con febbre la malaria rappresentava
la più frequente diagnosi eziologica (21%
dei casi) (3); il rischio relativo di malaria risultava
maggiore tra i viaggiatori provenienti
dall’Africa subsahariana rispetto a quelli di
ritorno dall’Asia e dal Sud America (4). Negli
Stati Uniti sono segnalati al Centers for
Disease Control (CDC) circa 1500 casi di
malaria all’anno, di cui più della metà dovuti
a P. falciparum (4).
più importanti malattie infettive nei Paesi
in via di sviluppo; si stima che il 40% della
popolazione mondiale viva in aree dove la
malattia risulta endemica (1). I dati più recenti
riportano 300-500 milioni di nuovi casi/
anno, con 750.000-2 milioni di decessi
(2). Negli ultimi anni sono stati condotti diversi
studi epidemiologici su soggetti di ritorno
da viaggi in Paesi in via di sviluppo;
nella casistica più numerosa è riportato che
tra 7000 soggetti viaggiatori che si presentavano
con febbre la malaria rappresentava
la più frequente diagnosi eziologica (21%
dei casi) (3); il rischio relativo di malaria risultava
maggiore tra i viaggiatori provenienti
dall’Africa subsahariana rispetto a quelli di
ritorno dall’Asia e dal Sud America (4). Negli
Stati Uniti sono segnalati al Centers for
Disease Control (CDC) circa 1500 casi di
malaria all’anno, di cui più della metà dovuti
a P. falciparum (4).