- Illustrato da 25 meravigliose, introvabili incisioni ottocentesche di Roberto Focosi.
Situata nel 1329, la vicenda si svolge tra Limonta, sul lago di Como, Milano e il castello di Rosate. Marco Visconti, signore di Milano, ama Bice, la figlia del conte Oldrado del Balzo, che è invece innamorata del cugino di Marco, Ottorino Visconti. Questi è sfidato in un torneo da un cavaliere misterioso, lo stesso Marco, che lo vince e sta per ucciderlo, ma viene trattenuto dal grido di fedeltà al suo signore di Ottorino. Marco decide comunque di impedire il matrimonio e di far separare i due giovani: affida l'incarico al malvagio Pelagrua, il quale, servendosi della complicità di Lodrisio Visconti, spinge a tal punto la crudeltà della sua persecuzione da provocare la morte di Bice, che, sfinita per le sofferenze, riesce solo a rivedere l'amato Ottorino. A Marco non resta che il rimorso per una macchinazione diabolica che è andata ben oltre le sue stesse intenzioni.
Tommaso Grossi (Bellano, 23 gennaio 1790 – Milano, 10 dicembre 1853), scrittore e poeta italiano, amico di Carlo Porta e di Alessandro Manzoni. E proprio dalla congiunzione fra il modello manzoniano e quello scottiano nasce il romanzo Marco Visconti, che il G. iniziò nel 1831 e pubblicò a Milano nel 1834, ed ebbe subito delle traduzioni in francese, inglese, tedesco e spagnolo.
Roberto Focosi (1806-1862), disegnatore e litografo, nei suoi ritratti manifesta la sua spiccata capacità di cogliere la fisionomia e fissare con naturalezza l'espressione dell'effigiato. Durante la sua intensa attività di illustratore, lavorò per prodotti editoriali molto diversi: dal romanzo storico con dignità letteraria, ai testi teatrali, alle novelle, sino alla letteratura di evasione di strenne e almanacchi. Per questo libro fornì 25 meravigliose incisioni in rame.
Le sue illustrazioni sono tuttora utilizzate per la loro qualità e per il valore di documento visivo dell'epoca: soprattutto i ritratti di personaggi illustri e tutto quanto testimonia la vita e gli avvenimenti storici e culturali fino all'Unità d'Italia. In particolare le sue litografie hanno un posto importante nell'iconografia manzoniana dei Promessi Sposi.
Situata nel 1329, la vicenda si svolge tra Limonta, sul lago di Como, Milano e il castello di Rosate. Marco Visconti, signore di Milano, ama Bice, la figlia del conte Oldrado del Balzo, che è invece innamorata del cugino di Marco, Ottorino Visconti. Questi è sfidato in un torneo da un cavaliere misterioso, lo stesso Marco, che lo vince e sta per ucciderlo, ma viene trattenuto dal grido di fedeltà al suo signore di Ottorino. Marco decide comunque di impedire il matrimonio e di far separare i due giovani: affida l'incarico al malvagio Pelagrua, il quale, servendosi della complicità di Lodrisio Visconti, spinge a tal punto la crudeltà della sua persecuzione da provocare la morte di Bice, che, sfinita per le sofferenze, riesce solo a rivedere l'amato Ottorino. A Marco non resta che il rimorso per una macchinazione diabolica che è andata ben oltre le sue stesse intenzioni.
Tommaso Grossi (Bellano, 23 gennaio 1790 – Milano, 10 dicembre 1853), scrittore e poeta italiano, amico di Carlo Porta e di Alessandro Manzoni. E proprio dalla congiunzione fra il modello manzoniano e quello scottiano nasce il romanzo Marco Visconti, che il G. iniziò nel 1831 e pubblicò a Milano nel 1834, ed ebbe subito delle traduzioni in francese, inglese, tedesco e spagnolo.
Roberto Focosi (1806-1862), disegnatore e litografo, nei suoi ritratti manifesta la sua spiccata capacità di cogliere la fisionomia e fissare con naturalezza l'espressione dell'effigiato. Durante la sua intensa attività di illustratore, lavorò per prodotti editoriali molto diversi: dal romanzo storico con dignità letteraria, ai testi teatrali, alle novelle, sino alla letteratura di evasione di strenne e almanacchi. Per questo libro fornì 25 meravigliose incisioni in rame.
Le sue illustrazioni sono tuttora utilizzate per la loro qualità e per il valore di documento visivo dell'epoca: soprattutto i ritratti di personaggi illustri e tutto quanto testimonia la vita e gli avvenimenti storici e culturali fino all'Unità d'Italia. In particolare le sue litografie hanno un posto importante nell'iconografia manzoniana dei Promessi Sposi.