“…vi siete mai sentiti persi, soli, diversi magari…?
Avete mai avuto l’impressione di essere inadeguati o nel posto sbagliato? Che questa vita non facesse per voi…
Che ci ponga domande alle quali non c’è risposta o ci obblighi a perdersi in immensi labirinti senza uscita…?
Il più delle volte abbiamo solo una gran voglia di andar via, di scappare da tutto e da tutti. Anche da noi stessi.
Spesso bastano solo un paio di cuffie e anche nella città che urla ci si riesce ad isolare, altre volte no. Non c’è cura né rimedio per questo malessere dell’anima.
Forse la risposta la troverete sfogliando queste pagine. Forse no.
Ma mi piace pensare che per ogni problema ci sia una soluzione. Basta solo fermarsi un secondo e trovare un punto di vista migliore, un angolazione diversa, dal quale analizzarlo …
La vita è strana, credi di essere "arrivato", e ti ritrovi con un biglietto in mano, in attesa che l'apertura del tuo Gate venga annunciata. A sinistra una madre gioca coi suoi due bambini, a destra un uomo in giacca e cravatta legge il giornale, con un caffè ancora caldo in una mano,
il Sole24ore nell'altra.
è l'odore della partenza... un viaggio che non finisce mai.
Anche i viaggi, come le persone ed i ricordi, possono prolungarsi in memoria, in narrazione... Quando seduto sulla calda sabbia della baia a south di Seaport mi sono detto "non c'è altro da vedere",sapevo che non era vero.
Un viaggiatore sa che bisogna vedere quel che non si è ancora visto, e rivedere ancora una volta ciò che invece ha già visto. Lo stesso tramonto, lo stesso mare, le stesse stelle della volta prima potrebbero essere diverse questa volta.
Tutto sta negli occhi di chi guarda e nella tranquillità della sua anima.
Il viaggiatore sa che è tempo di ricominciare. C'è da vedere in Inverno quello che si è già visto in una calda estate; rivedere alla luce della luna ciò che si è visto col sole, o quello che la pioggia ti ha negato anni prima.
Bisogna rivedere quei luoghi per rendersi conto di come tutto cambia in così poco tempo, un po' come te.
Esattamente come te.
Allora cerchi quella pietra spostata, l'ombra che prima non c'era, l albero un pochino più alto dall'ultima volta che sei stato li... e capisci allora che non stai visitando un luogo a te caro, quanto i meandri della tua stessa anima.
Analizzi i reconditi cambiamenti del tuo"io" più nascosto.
E ti accorgi che sei cambiato... cresciuto.
A volte è necessario tornare sui passi già solcati per ripeterli e tracciarvi a fianco nuovi cammini.
C'è sempre un viaggio da ricominciare...
Ed è per questo che ho preferito inserire nuovi capitoli ad un opera già cominciata, e a suo modo completa, che iniziarne una nuova.
Sentivo che il viaggio non era ancora concluso... e che ci fosse il bisogno che la penna appuntasse ancora odori, ricordi, tramonti... Spero vi piaccia.... ;)
Avete mai avuto l’impressione di essere inadeguati o nel posto sbagliato? Che questa vita non facesse per voi…
Che ci ponga domande alle quali non c’è risposta o ci obblighi a perdersi in immensi labirinti senza uscita…?
Il più delle volte abbiamo solo una gran voglia di andar via, di scappare da tutto e da tutti. Anche da noi stessi.
Spesso bastano solo un paio di cuffie e anche nella città che urla ci si riesce ad isolare, altre volte no. Non c’è cura né rimedio per questo malessere dell’anima.
Forse la risposta la troverete sfogliando queste pagine. Forse no.
Ma mi piace pensare che per ogni problema ci sia una soluzione. Basta solo fermarsi un secondo e trovare un punto di vista migliore, un angolazione diversa, dal quale analizzarlo …
La vita è strana, credi di essere "arrivato", e ti ritrovi con un biglietto in mano, in attesa che l'apertura del tuo Gate venga annunciata. A sinistra una madre gioca coi suoi due bambini, a destra un uomo in giacca e cravatta legge il giornale, con un caffè ancora caldo in una mano,
il Sole24ore nell'altra.
è l'odore della partenza... un viaggio che non finisce mai.
Anche i viaggi, come le persone ed i ricordi, possono prolungarsi in memoria, in narrazione... Quando seduto sulla calda sabbia della baia a south di Seaport mi sono detto "non c'è altro da vedere",sapevo che non era vero.
Un viaggiatore sa che bisogna vedere quel che non si è ancora visto, e rivedere ancora una volta ciò che invece ha già visto. Lo stesso tramonto, lo stesso mare, le stesse stelle della volta prima potrebbero essere diverse questa volta.
Tutto sta negli occhi di chi guarda e nella tranquillità della sua anima.
Il viaggiatore sa che è tempo di ricominciare. C'è da vedere in Inverno quello che si è già visto in una calda estate; rivedere alla luce della luna ciò che si è visto col sole, o quello che la pioggia ti ha negato anni prima.
Bisogna rivedere quei luoghi per rendersi conto di come tutto cambia in così poco tempo, un po' come te.
Esattamente come te.
Allora cerchi quella pietra spostata, l'ombra che prima non c'era, l albero un pochino più alto dall'ultima volta che sei stato li... e capisci allora che non stai visitando un luogo a te caro, quanto i meandri della tua stessa anima.
Analizzi i reconditi cambiamenti del tuo"io" più nascosto.
E ti accorgi che sei cambiato... cresciuto.
A volte è necessario tornare sui passi già solcati per ripeterli e tracciarvi a fianco nuovi cammini.
C'è sempre un viaggio da ricominciare...
Ed è per questo che ho preferito inserire nuovi capitoli ad un opera già cominciata, e a suo modo completa, che iniziarne una nuova.
Sentivo che il viaggio non era ancora concluso... e che ci fosse il bisogno che la penna appuntasse ancora odori, ricordi, tramonti... Spero vi piaccia.... ;)