Di sport e fascismo Andrea Bacci si era già occupato in passato, con Lo sport nella propaganda fascista. L’argomento è sempre caldo, soprattutto alla voce «propaganda»: basta guardarsi attorno per coglierne i motivi, i pretesti, le risonanze. Anche in Italia. L’attività agonistica ha accompagnato la storia del mondo, ha coinvolto sistemi e regimi, è stato oppio e adrenalina. Con «Il primo sportivo d’Italia», l’autore torna su un tema a lui caro e lo sviscera attraverso il rapporto diretto che ha legato Benito Mussolini all’attività agonistica; e ai benefici di natura politica che ne avrebbe voluto ricavare. Si tratta di un viaggio che spiega l’uso e l’abuso di una dottrina che, sfogliata con mano ferma e diffusa da pulpiti forti, consentì alla dittatura di cementare il proprio ego.
Mussolini, il primo sportivo d’Italia. Il duce, lo sport, il fascismo, i grandi campioni degli anni Trenta (Italian Edition)
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