Massimo Caliari, respinto da Patrizia, abbandona lavoro e città e ricomincia una nuova vita entrando da professionista nel mondo dell’investigazione privata in ambito penale.
Il suo primo incarico riguarda l’assassinio di Laura Mattei, nota antiquaria della città, pugnalata con ferocia. Massimo viene coinvolto dall’avvocato che difende l’amante della donna, unico indagato del delitto. Durante le indagini incontra un vecchio compagno di scuola che, combinazione, risulta essere il commissario della questura che si occupa del caso. Tra i due amici si instaura un fitto intreccio di valutazioni investigative, pretesto di piacevoli cene in trattoria.
Nel corso di una visita a casa dell’indagato, Massimo rimane impressionato dalla bellezza di una Natura morta di Evaristo Baschenis che sta per essere inviata a Milano per un restauro. Con grande intuito capisce che il quadro è l’elemento chiave dal quale ripartire con le indagini per risolvere il caso.
Il suo primo incarico riguarda l’assassinio di Laura Mattei, nota antiquaria della città, pugnalata con ferocia. Massimo viene coinvolto dall’avvocato che difende l’amante della donna, unico indagato del delitto. Durante le indagini incontra un vecchio compagno di scuola che, combinazione, risulta essere il commissario della questura che si occupa del caso. Tra i due amici si instaura un fitto intreccio di valutazioni investigative, pretesto di piacevoli cene in trattoria.
Nel corso di una visita a casa dell’indagato, Massimo rimane impressionato dalla bellezza di una Natura morta di Evaristo Baschenis che sta per essere inviata a Milano per un restauro. Con grande intuito capisce che il quadro è l’elemento chiave dal quale ripartire con le indagini per risolvere il caso.