Achille De Giovanni (Sabbioneta, 28 settembre1838 – Padova, 9 dicembre 1916) fu professore di patologia generale a Pavia e di clinica medica a Padova. Laureato in medicina nel 1862 all'Università di Pavia, si trasferì all'Università di Bologna dove frequentò la clinica medica allora diretta da Luigi Concato.
Nel 1867 divenne assistente nella clinica medica dell'Università di Pavia e negli anni 1871 e 1872, fu professore supplente di questa materia. Nel 1873 divenne professore di patologia generale sempre nell'Università di Pavia e mantenne questo incarico fino al 1878, quando fu chiamato alla direzione della cattedra di clinica medica dell'Università di Padova, dove rimase fino alla morte.
Achille De Giovanni fu il grande caposcuola del neocostituzionalismo, dottrina che opponeva al concetto di cause esclusivamente esterne delle malattie quello dei fattori costituzionali, cioè della predisposizione individuale a contrarre determinate malattie, introducendo così l'ereditarietà quale elemento diagnostico.
Oltre che di costituzionalismo, si occupò con contributi originali di svariati argomenti di patologia e clinica (tubercolosi, nevrastenia, diabete, malattie cardiovascolari, polmoniti, patologia del simpatico, etc.).
Opere principali: Commentarii di Clinica Medica, (1888-1893); Morfologia del Corpo Umano (1898); Nevrosi e Neurastenia (1900).
Nel 1867 divenne assistente nella clinica medica dell'Università di Pavia e negli anni 1871 e 1872, fu professore supplente di questa materia. Nel 1873 divenne professore di patologia generale sempre nell'Università di Pavia e mantenne questo incarico fino al 1878, quando fu chiamato alla direzione della cattedra di clinica medica dell'Università di Padova, dove rimase fino alla morte.
Achille De Giovanni fu il grande caposcuola del neocostituzionalismo, dottrina che opponeva al concetto di cause esclusivamente esterne delle malattie quello dei fattori costituzionali, cioè della predisposizione individuale a contrarre determinate malattie, introducendo così l'ereditarietà quale elemento diagnostico.
Oltre che di costituzionalismo, si occupò con contributi originali di svariati argomenti di patologia e clinica (tubercolosi, nevrastenia, diabete, malattie cardiovascolari, polmoniti, patologia del simpatico, etc.).
Opere principali: Commentarii di Clinica Medica, (1888-1893); Morfologia del Corpo Umano (1898); Nevrosi e Neurastenia (1900).