La ricerca, il sufismo, il misticismo, in ultima analisi, il senso della vita e di Dio: queste sono le prerogative della poesia di Cinzia Ciocci, un’Ode Templare come la definisce lei stessa, un viaggio intimo in cui la poesia viene spinta i suoi limiti più estremi di purezza e levità, per diventare la parola che non si può dire, il senso da cercare nel fondo del proprio cuore.
Perché di tutti, probabilmente è l’amore il protagonista vero di questa silloge, un amore ovviamente che si declina nella sua accezione più universale e più universalmente accogliente, che non si può conchiudere in una unica dimensione o in un unico orizzonte , quanto invece diventare bussola di speranza e nutrimento dell’anima.
Perché di tutti, probabilmente è l’amore il protagonista vero di questa silloge, un amore ovviamente che si declina nella sua accezione più universale e più universalmente accogliente, che non si può conchiudere in una unica dimensione o in un unico orizzonte , quanto invece diventare bussola di speranza e nutrimento dell’anima.