Pasquino è la più celebre statua parlante di Roma, divenuta
figura caratteristica della città tra il XVI ed il XIX secolo.
Ai piedi della statua, e spesso al collo, si appendevano nella notte fogli
contenenti satire in versi, in modo che al mattino seguente potessero
essere viste e lette da chiunque prima di essere asportate, dirette a
pungere anonimamente i personaggi pubblici più importanti. Erano le
cosiddette pasquinate dalle quali emergeva il malumore popolare nei
confronti del potere e l’avversione alla corruzione ed all’arroganza dei
suoi rappresentanti, oltre ad una certa dose di evidente sfida
Questo volume raccoglie le satire più famose, accanto ad altre meno
note, scritte in un periodo che va dal 1455 al tempo di papa Callisto III
fino ai giorni nostri.
figura caratteristica della città tra il XVI ed il XIX secolo.
Ai piedi della statua, e spesso al collo, si appendevano nella notte fogli
contenenti satire in versi, in modo che al mattino seguente potessero
essere viste e lette da chiunque prima di essere asportate, dirette a
pungere anonimamente i personaggi pubblici più importanti. Erano le
cosiddette pasquinate dalle quali emergeva il malumore popolare nei
confronti del potere e l’avversione alla corruzione ed all’arroganza dei
suoi rappresentanti, oltre ad una certa dose di evidente sfida
Questo volume raccoglie le satire più famose, accanto ad altre meno
note, scritte in un periodo che va dal 1455 al tempo di papa Callisto III
fino ai giorni nostri.