Serafino è un cineoperatore della Kosmograph , una casa cinematografica. Nel suo diario racconta quello che succede nel suo lavoro, in particolare la storia di Varia Nestoroff, una femme fatale, una tigre mangia uomini che li consuma, li divora e li butta via, senza provare mai amore. Ella fa loro del male senza neppure provarne piacere. Serafino si sente totalmente alienato dal suo lavoro al punto che si definisce "una mano che gira la manovella": registra impassibilmente le scene che gli si svolgono davanti senza un ruolo attivo nella vicenda. E' un testimone che annota nei suoi quaderni le vicende conchiuse dei suoi personaggi ."Finii d'esser Gubbio e diventai una mano".
L'ultima scena che riprende è devastante: L'amante della Nestoroff invece di rivolgere l'arma verso una vera tigre che la stava minacciando, uccide la Nestoroff ma viene sbranato dall'animale.
Serafino ammutolisce per lo shock: ciò che ha visto gli toglierà ogni capacità di comunicare. La macchina dell'alienazione ha compiuto la sua opera.
L'ultima scena che riprende è devastante: L'amante della Nestoroff invece di rivolgere l'arma verso una vera tigre che la stava minacciando, uccide la Nestoroff ma viene sbranato dall'animale.
Serafino ammutolisce per lo shock: ciò che ha visto gli toglierà ogni capacità di comunicare. La macchina dell'alienazione ha compiuto la sua opera.