La fantasia è l’indispensabile completamento della realtà tenuta celata da un pesante macigno che opprime il petto di coloro che sanno, ma tacciono tremebondi e divorati dal rimorso sperando che un giorno giunga qualcuno a svellare quel macigno riportando alla luce il verminaio che si nutre da secoli dal nocciolo sano e pronto per germogliare nel fertile umus di una Sicilia rigenerata.
L’attesa, fino ad oggi è stata vana e la Sicilia si è nutrita dei suoi figli, i pochi che hanno tentato di distruggere quell’immane macigno costringendomi a rifugiarmi nella fantasia, ma anch’essa a poco serve tranne l’illusoria vittoria della mia mente, quella mente che l’ha partorita senza nulla temere… la fantasia è un paravento dietro il quale non può giungere la scarica mortale e, a ben considerare, è molto simile, come consistenza, al vento e come al vento si disperderà in colpevole omertoso silenzio.
L’attesa, fino ad oggi è stata vana e la Sicilia si è nutrita dei suoi figli, i pochi che hanno tentato di distruggere quell’immane macigno costringendomi a rifugiarmi nella fantasia, ma anch’essa a poco serve tranne l’illusoria vittoria della mia mente, quella mente che l’ha partorita senza nulla temere… la fantasia è un paravento dietro il quale non può giungere la scarica mortale e, a ben considerare, è molto simile, come consistenza, al vento e come al vento si disperderà in colpevole omertoso silenzio.