Tutto ciò che avviene e si narra nelle pagine di questo Racconto è tutt’altro che un’opera demenziale se ne consideriamo i temi trattati e i picchi emotivi raggiunti, che la rendono cosa ben diversa da un’opera comica o buffa. Il protagonista-autore ci dischiude il suo mondo, interiore ed esteriore, i suoi conflitti e paradossi irresolubili, che trovano una momentanea tregua soltanto nell’esercizio della scrittura.
Il carattere demenziale del romanzo va inteso prima di tutto in senso etimologico: de mente = fuori di testa, per cui la prima conseguenza di questa particolare scelta stilistica è la mancanza del controllo della mente pensante sull’opera che si sta via via componendo.
Una parvenza di soluzione alle angosce dell’esistenza sembra svelarsi in quelle pagine che si aprono in un colloquio del protagonista con Dio.
Teodosio di Capua
Il carattere demenziale del romanzo va inteso prima di tutto in senso etimologico: de mente = fuori di testa, per cui la prima conseguenza di questa particolare scelta stilistica è la mancanza del controllo della mente pensante sull’opera che si sta via via componendo.
Una parvenza di soluzione alle angosce dell’esistenza sembra svelarsi in quelle pagine che si aprono in un colloquio del protagonista con Dio.
Teodosio di Capua