Gli occhi di un bambino vedono il mondo circostante con una spontaneità e un candore che non appartengono agli adulti. Persino la guerra, le privazioni, i pericoli vengono filtrati da una vivacità e da un entusiasmo che riescono a renderli quasi esaltanti.
Ricordi di un ottuagenario toscolombardo è una cronaca commossa e partecipata degli anni del fascismo, scanditi a tappe cronologiche dagli avvenimenti impressi nella memoria del protagonista, che all’epoca era solo un bambino. Uno sguardo da testimone di un periodo storico tragico e controverso, dopo il quale gli italiani per la prima volta riuscirono a ricostruire con semplicità e orgoglio le loro case, le loro città, la vita di tutti i giorni.
E quando quel bambino cresce e diventa nonno sente il bisogno di scrivere per i suoi nipotini, perché conoscano il passato e guardino con occhi nuovi al presente, per insegnare loro che nonostante i momenti tristi e gli eventi luttuosi si può ancora avere fiducia in un futuro radioso, si può ancora rinascere ed essere felici.
Ricordi di un ottuagenario toscolombardo è una cronaca commossa e partecipata degli anni del fascismo, scanditi a tappe cronologiche dagli avvenimenti impressi nella memoria del protagonista, che all’epoca era solo un bambino. Uno sguardo da testimone di un periodo storico tragico e controverso, dopo il quale gli italiani per la prima volta riuscirono a ricostruire con semplicità e orgoglio le loro case, le loro città, la vita di tutti i giorni.
E quando quel bambino cresce e diventa nonno sente il bisogno di scrivere per i suoi nipotini, perché conoscano il passato e guardino con occhi nuovi al presente, per insegnare loro che nonostante i momenti tristi e gli eventi luttuosi si può ancora avere fiducia in un futuro radioso, si può ancora rinascere ed essere felici.