Il lavoro, frutto di numerosi e prolungati soggiorni di ricerca in Germania presso università e archivi specialistici, letterari e militari, pubblici e privati, si caratterizza per l’approccio filologico e la presentazione di materiale inedito relativo alla discussa figura dello Jünger weimariano. La ricostruzione diacronica delle varie “fasi” del nazionalismo jüngeriano punta a intersecarsi con l’evoluzione dell’altro tema centrale del saggio, la tecnica nel primo Jünger, per riconsiderare in chiave estetica l’intero primo periodo dell’opera dell’autore entro il quadro dell’avanguardismo del primo Novecento tedesco ed europeo. In questo senso l’abbondante citazione di materiale inedito si prefigge lo scopo di rifuggire tanto da toni agiografici quanto da banali semplificazioni e mistificazioni, che spesso caratterizzano la Jünger-Forschung su opposti fronti ideologici. Ciò costituisce la peculiarità e l’elemento di novità del testo rispetto allo stato attuale della ricerca jüngeriana nel suo insieme.
Rivoluzione conservatrice e fascino ambiguo della tecnica (Le sfere)
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