“Lavoro presso un Conte Folle: il lunedì è dedicato alle escandescenze irate, il martedì ai nemici immaginari, il mercoledì fa il pagliaccio, il giovedì dedicato alle mascherate, il venerdì fa discorsi imperiosi con una zucca vuota in testa, il sabato prende lezioni da un Asino e la domenica fa un sunto della settimana con il suo filosofo di corte.”
Scrivo per legittima difesa di Attilio Saletta è una raccolta di opere teatrali percorsa, come un filo elettrico, da una vena di sana eccentricità e uno spiccato amore per tutto ciò che è surreale e non comune. Un linguaggio altamente sperimentale e destrutturato, continui nonsense, discordanze volute e mai fuori posto, ripetizioni tanto insistite quanto cercate tutto contribuisce a rendere questi scritti originali e interessanti. Personaggi come: Gianni Nonvedo, Genoveffa Nonsento, Frank Nonscopro, Patrizia Nontrovo danno subito l'idea di quanta ironia e desiderio di non prendersi sul serio caratterizzino lo stile dell'autore. La comédie de nonsenses, Una sfida umoristica, Troppi amici invadenti sono solo alcuni dei titoli che compongono questa raccolta fuori dal comune e in grado con la sua ironia di gettare uno sguardo inconsueto sulla nostra strana società contemporanea.
Per quel che riguarda le note biografiche dell'autore la scelta più giusta ci è sembrata quella di far parlare lui stesso: “Iniziai a crear storie sin da piccolo, poi qualcuno pensò bene di ostacolarmi e allora abbandonai quella strada; ma dieci anni fa la creatività bussò alla mia porta e da quella notte magica non ho più smesso un sol giorno di crear storie. Sono nato a Torino il 24 settembre del 1956 da genitori che non ho più, ma che sento molto vicini; amo realizzar racconti non usuali legandoli come fili conduttori alle opere di Kafka e Gogol'.”
Scrivo per legittima difesa di Attilio Saletta è una raccolta di opere teatrali percorsa, come un filo elettrico, da una vena di sana eccentricità e uno spiccato amore per tutto ciò che è surreale e non comune. Un linguaggio altamente sperimentale e destrutturato, continui nonsense, discordanze volute e mai fuori posto, ripetizioni tanto insistite quanto cercate tutto contribuisce a rendere questi scritti originali e interessanti. Personaggi come: Gianni Nonvedo, Genoveffa Nonsento, Frank Nonscopro, Patrizia Nontrovo danno subito l'idea di quanta ironia e desiderio di non prendersi sul serio caratterizzino lo stile dell'autore. La comédie de nonsenses, Una sfida umoristica, Troppi amici invadenti sono solo alcuni dei titoli che compongono questa raccolta fuori dal comune e in grado con la sua ironia di gettare uno sguardo inconsueto sulla nostra strana società contemporanea.
Per quel che riguarda le note biografiche dell'autore la scelta più giusta ci è sembrata quella di far parlare lui stesso: “Iniziai a crear storie sin da piccolo, poi qualcuno pensò bene di ostacolarmi e allora abbandonai quella strada; ma dieci anni fa la creatività bussò alla mia porta e da quella notte magica non ho più smesso un sol giorno di crear storie. Sono nato a Torino il 24 settembre del 1956 da genitori che non ho più, ma che sento molto vicini; amo realizzar racconti non usuali legandoli come fili conduttori alle opere di Kafka e Gogol'.”
