Nella scuola pubblica della nuova Italia, plurale e multietnica, agiscono soggetti di diversa etnia, di diversa provenienza geografica e di diversa tradizione culturale. Le singole identità siedono nello stesso banco, si conoscono durante le lezioni e si incontrano nei corridoi, crescono insieme o si irrigidiscono per proprio conto a seconda della capacità del sistema di istruzione di praticare l’integrazione e di insegnare la tolleranza. La religione può supportare questo processo evolutivo, conferendo al progetto educativo la carica etica propria di tutte le grandi tradizioni spirituali, ma può anche riconvertirsi in un elemento di chiusura identitaria.
Il volume si sofferma, per l’appunto, sulle principali manifestazioni dell’elemento spirituale nella scuola pubblica: l’ora di religione, l’esposizione del crocefisso, la questione del velo, lo svolgimento di cerimonie e visite pastorali, le pratiche alimentari, la condizione giuridica dei docenti, verificando la compatibilità della disciplina vigente con le nuove esigenze della società e con il rispetto pieno dei principi costituzionali.
Il volume si sofferma, per l’appunto, sulle principali manifestazioni dell’elemento spirituale nella scuola pubblica: l’ora di religione, l’esposizione del crocefisso, la questione del velo, lo svolgimento di cerimonie e visite pastorali, le pratiche alimentari, la condizione giuridica dei docenti, verificando la compatibilità della disciplina vigente con le nuove esigenze della società e con il rispetto pieno dei principi costituzionali.