«Fu proprio da quel viluppo confuso che nacque l’angoscia ma anche lo splendore della vita di Benedetto.
Tormenti dell’anima, e soli, e lune, e onde di giubilo ardente.
Questa, fino a quel momento la sua storia. Ma infine saette di luce infransero l’ombra che lo avvolgeva, e Varallo, che qualcosa di lui aveva intuito, fu il secondo a vederle.
Oltre che simili, i due amici erano anche molto diversi tra loro, nel temperamento, nelle relazioni con gli altri; però li accomunava una profonda base culturale e una altrettanto radicata fede in Dio.
Si sentiva addosso un fantasma il gesuita di Nole, come se vivendo quell’esistenza straordinaria cavalcasse due secoli diversi e accogliesse nel proprio corpo due anime. La forte vena poetica proveniva anche da lì: dall’aver percepito, fin dai più teneri anni, il conturbante sentore della dualità.
Al confratello rivelò questo e altro, nei lunghi mesi della missione. Aveva scelto, per farlo, il momento propizio di una notte più nera del peccato, che chiudeva la prima fase della loro evangelizzazione.»
Son luce e ombra è un romanzo di fantasia nato da alcune vicende storiche apprese dall’autore durante i suoi studi su un poeta antico. Il romanzo spande le sue radici nel sec. XVIII, in una Sardegna passata solo da pochi decenni dagli Spagnoli ai Piemontesi.
Una storia e molte storie, un albero dalle mille fronde che riceve tutti gli umori del cielo e della terra.
Due gesuiti, impegnati in un’ardua missione popolare, percorrono le mute vie del Barigadu e della Mandra Olisày incontrando sul loro tragitto mille anime in pena: esseri colpiti dai morbi più oscuri, reietti colpevoli di delitti orrendi, poveri figli di nessuno.
In un increscioso itinerario da Nole a Tzur e a San Mauro di Sorgono, i due missionari, Padre Giovanni Battista Varallo, piemontese, e Padre Benedetto Loy, sardo di Nole, raccolgono sotto le loro ali quelli che non hanno santi, operando contro le ingiustizie del Potere e degli uomini in condizioni sociali e ambientali piuttosto dure.
Da una chiesa all’altra, da un villaggio all’altro, la catena di pietà includerà una maglia più ostinata delle altre: “Quella”, ovvero Alène, la ragazza sommersa dalle onde del male e destinata a vivere una straordinaria avventura umana.
Tormenti dell’anima, e soli, e lune, e onde di giubilo ardente.
Questa, fino a quel momento la sua storia. Ma infine saette di luce infransero l’ombra che lo avvolgeva, e Varallo, che qualcosa di lui aveva intuito, fu il secondo a vederle.
Oltre che simili, i due amici erano anche molto diversi tra loro, nel temperamento, nelle relazioni con gli altri; però li accomunava una profonda base culturale e una altrettanto radicata fede in Dio.
Si sentiva addosso un fantasma il gesuita di Nole, come se vivendo quell’esistenza straordinaria cavalcasse due secoli diversi e accogliesse nel proprio corpo due anime. La forte vena poetica proveniva anche da lì: dall’aver percepito, fin dai più teneri anni, il conturbante sentore della dualità.
Al confratello rivelò questo e altro, nei lunghi mesi della missione. Aveva scelto, per farlo, il momento propizio di una notte più nera del peccato, che chiudeva la prima fase della loro evangelizzazione.»
Son luce e ombra è un romanzo di fantasia nato da alcune vicende storiche apprese dall’autore durante i suoi studi su un poeta antico. Il romanzo spande le sue radici nel sec. XVIII, in una Sardegna passata solo da pochi decenni dagli Spagnoli ai Piemontesi.
Una storia e molte storie, un albero dalle mille fronde che riceve tutti gli umori del cielo e della terra.
Due gesuiti, impegnati in un’ardua missione popolare, percorrono le mute vie del Barigadu e della Mandra Olisày incontrando sul loro tragitto mille anime in pena: esseri colpiti dai morbi più oscuri, reietti colpevoli di delitti orrendi, poveri figli di nessuno.
In un increscioso itinerario da Nole a Tzur e a San Mauro di Sorgono, i due missionari, Padre Giovanni Battista Varallo, piemontese, e Padre Benedetto Loy, sardo di Nole, raccolgono sotto le loro ali quelli che non hanno santi, operando contro le ingiustizie del Potere e degli uomini in condizioni sociali e ambientali piuttosto dure.
Da una chiesa all’altra, da un villaggio all’altro, la catena di pietà includerà una maglia più ostinata delle altre: “Quella”, ovvero Alène, la ragazza sommersa dalle onde del male e destinata a vivere una straordinaria avventura umana.