Il Viaggio inteso come fuga impossibile da se stessi ma anche come ritorno alle proprie radici. Il Viaggio della rabbia e del battesimo del fuoco. Il Viaggio del perdono totale e della comprensione nei confronti di se stessi e del resto del mondo. Tra paesi masticati dalla guerra e piccoli villaggi dove la gente vive in pace e quasi senza desiderio di evasione. Attraverso una cartina geografica che si definisce passo dopo passo incontro ad una fine che come spesso accade coincide con un nuovo inizio. Dubitando e cadendo, di stazione in stazione, tra passione e disamore. Tra lo sguardo sulla vita, senza illusioni di uomo, e il bisogno incessante di continuare a sognare gli uomini.
Stazioni (Tracce di sabbia)
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