Collocata in una felice posizione tra terra e mare, nel XV secolo Ragusa (Dubrovnik) fu protagonista degli scambi nel Mediterraneo e costituì un punto di riferimento importante per tutti i mercanti che si rivolgevano a Costantinopoli. Tre furono le merci attorno cui la piccola Repubblica costruì la propria fortuna, richiamando l’attenzione di numerosi operatori, in particolare italiani: l’argento delle miniere balcaniche, il grano pugliese e i panni di lana. In questo volume la ricostruzione della dimensione internazionale di Ragusa passa attraverso il riesame di molteplici studi, soprattutto di area slava, condotti durante la seconda metà del Novecento, integrati da una ricca documentazione inedita di natura pubblica, notarile e aziendale conservata negli archivi ragusei e italiani. In particolare sono stati presi in considerazione i registri contabili e il carteggio di Piero Pantella, un operatore piacentino che si trasferì a Ragusa nel 1415, dai quali emerge la significativa attività commerciale che il mercante svolse nella città dalmata, ma anche l’importante ruolo che egli ricoprì nello sviluppo della manifattura tessile ragusea.
Paola Pinelli insegna Storia Economica alla Scuola di Economia e Management dell’Università degli Studi di Firenze. L’attività di ricerca e le sue pubblicazioni sono dedicate, oltre che ai Monti di Pietà delle origini e alle condizioni di vita nelle città toscane medievali, alla presenza, all’azione e alla cultura economica degli operatori italiani a Ragusa nel XV secolo.
Paola Pinelli insegna Storia Economica alla Scuola di Economia e Management dell’Università degli Studi di Firenze. L’attività di ricerca e le sue pubblicazioni sono dedicate, oltre che ai Monti di Pietà delle origini e alle condizioni di vita nelle città toscane medievali, alla presenza, all’azione e alla cultura economica degli operatori italiani a Ragusa nel XV secolo.