Trans – Oltre l’orizzonte

Trans, transitare da uno stato ad un altro, sfidare l’ignoto, decidere di andare al di là del conosciuto, oltrepassare determinati limiti. E’ la sfida che da sempre anima l’uomo, è l’eterno punto di domanda che accompagna i timorosi, è il conflitto interno presente in ognuno di noi, perché per andare oltre l’orizzonte è necessario dimostrare forza di volontà, coraggio, audacia. Ci sono persone che nascono con queste virtù, altre che vivono il disagio della loro assenza, la fatica che procura il doverle ricercare e coltivare. Il coraggio di andare oltre la linea immaginaria dell’orizzonte è dunque la capacità di perseguire obiettivi anche difficili che si ritengono però indispensabili per una nostra realizzazione, per dare un senso compiuto alla nostra esistenza, per lasciare nel mondo un segno tangibile del nostro fugace passaggio. Non è l’ostinazione cieca e insensata di voler raggiungere qualcosa ad ogni costo. Il coraggio di andare oltre prevede la capacità di mettersi in contatto con la parte più profonda di noi stessi, quella che ci dice se è giusto ciò che andremo a fare. E’ il coraggio utile e non borioso. Perché andare oltre l’orizzonte può rivelarsi un’esperienza di solitudine. E’ il calore rassicurante del conosciuto che non c’è più e che senza pietà ti emargina e si trasforma nello sguardo freddo dell’ignoto. E’ una condizione talvolta troppo dura.
Roberto, ormai vicino alla cinquantina, cerca di dare risposte a queste inquietudini. Dopo aver perso il lavoro e dopo aver fatto naufragare l’ennesima storia d’amore, una donna arrivata da lontano riesce a scatenare in lui emozioni ed energie positive che mitigano la delusioni per i fallimenti appena vissuti. L’amore per lei porrà Roberto di fronte all’interrogativo di sempre: avere il coraggio di mettere in totale discussione la sua vita o restare ancorato alle poche certezze che gli sono rimaste? Trovatosi più solo e più vecchio di quanto potesse sopportare, l’uomo prenderà la sua decisione.