Più additiva di una sostanza stupefacente, più coinvolgente del gioco d?azzardo, più inebriante dell?amore e più esclusiva di un?automobile di lusso: la morte non è soltanto un destino ineluttabile ma un piacere a cui una particolare casta di assassini si abbandona con efferata crudeltà. Ne sono convinti i membri del ?Cenacolo di Caino?: un?associazione fondata nella notte dei tempi per consentire agli uomini e alle donne di ceto elevato di operare al di sopra della legge, abbandonandosi a brutalità di ogni genere nella convinzione che tutto debba essere permesso a chi vanta un reddito superiore alla media. La perversione di questi criminali non conosce limiti. Dalla pedofilia alla tortura, tutto è concesso a chi, appartenendo al Cenacolo, si vota al rispetto di una e una sola regola: l?età o il sesso della persona da sacrificare al sadismo di chi uccide non hanno nessuna importanza se questa può essere considerata di umili origini. Perché la povertà, in questo grottesco romanzo giallo, è un problema di igiene sociale da risolvere con modi e metodi in grado di rispecchiare una società in cui la vita umana non è altro che merce in balìa dei capricci dei potenti e del loro mercato.
Tutti i poveri devono morire
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