Quando tocco il fondo di me stesso, comincio a gridare: “Signore, liberami da questa miseria terribile, non voglio essere così miserabile!”. Questo è un grido di angoscia e insieme di speranza.
È il grido primordiale del bambino. Infatti, cosa fa il bambino quando esce dal ventre materno? Dice forse: “Ciao mamma, sono arrivato! Che bello il mondo!”. No, viene nell’esistenza e la prima cosa che fa è di emettere un grido. Oltretutto l’esperienza del parto, se non è una cosa semplice per la mamma, non lo è neppure per il bambino; nessuno ha mai ha intervistato il bambino appena nato per chiedergli come è andata. La nascita, il passaggio del parto, è senza dubbio un’esperienza traumatica e il bambino, che non ha ancora le parole per esprimersi, la prima cosa che fa è l’urlo del vagito.
Il bambino è l’immagine dell’estremo bisogno.
Non solo nell’atto del nascere, ma anche in quello del morire sovente l’ultima parola è un gemito, un grido. Ci dicono che le frasi di Gesù sulla croce furono sette, ma questo è un errore: furono otto.
Infatti nei vangeli sinottici si trova scritto “E Gesù, dando un forte grido, spirò” (Mc 15,37).
Il Signore non morì in silenzio, ma lasciò questa terra al termine della propria dolorosa missione elevando un terribile grido dall’alto della croce.
Quando non c’è più una parola da dire, quando sono state dette tutte, quando la sofferenza dell’uomo crocifisso non ha più modi di esprimersi, quando il dolore è eccedente, vi è il grido.
Sommario
Saluto del Vescovo
Introduzione: Mons. Andrea Turazzi
1. L'esperienza spirituale di un maestro di fede: don Divo Barsotti
Cenni di vita
Assumere tutto
Conoscere tutto
L’unica virtù
I santi (omelia)
2. La preghiera dal profondo
Un mondo racchiuso tra due grida
Un libro pieno di grida e lamenti
Preghiera disperata
La virtù di un calzolaio
“Quando si muore si muore soli”. E’ poi vero?
La noia dell’esistenza
3. La preghiera del cuore
Il pellegrinaggio del cuore
Disciplina del risveglio
Siamo fatti per adorare
L’importanza dell’insistenza
I santi (Omelia)
4. La Messa
Eucaristia come alimento
Un cibo che sazia, ma anche che affama di più
La fame di Dio
L’Eucaristia come un’unione nuziale
Divenire pienamente figli
Eucaristia e vita mistica
5. La riparazione dei peccati
Il grave compito della Chiesa
La spiritualità che nasce nel Getsemani
Farsi uno
Espiatori
Il dolore innocente
Piccoli atti riparatori di amore puro
I santi (Omelia)
6. L’adorazione
Un metodo di adorazione
Le distrazioni
Gli effetti dell’adorazione
7. La crisi
Modi sbagliati di affrontare la crisi
Modi giusti di affrontare la crisi
Mosè
San Paolo
Geremia
Conclusione
I santi (Omelia)
8. L'umiltà
E’ possibile essere umili?
Come diventare umili
Le umiliazioni
Spirito umile e ilare
Umiltà e adorazione
Come vivere l’umiltà
9. Gesù formatore
1) L’appello è forte
2) Gesù non nasconde le difficoltà
3) Gesù ha autorità
4) Gesù non teme di rimproverare
5) Gesù non manda via nessuno
6) Gesù dà fiducia ai suoi.
7) Gesù ha pazienza
8) Gesù dà l’esempio
9) Gesù insegna a pregare
10) Gesù crea intimità
I santi (Omelia)
È il grido primordiale del bambino. Infatti, cosa fa il bambino quando esce dal ventre materno? Dice forse: “Ciao mamma, sono arrivato! Che bello il mondo!”. No, viene nell’esistenza e la prima cosa che fa è di emettere un grido. Oltretutto l’esperienza del parto, se non è una cosa semplice per la mamma, non lo è neppure per il bambino; nessuno ha mai ha intervistato il bambino appena nato per chiedergli come è andata. La nascita, il passaggio del parto, è senza dubbio un’esperienza traumatica e il bambino, che non ha ancora le parole per esprimersi, la prima cosa che fa è l’urlo del vagito.
Il bambino è l’immagine dell’estremo bisogno.
Non solo nell’atto del nascere, ma anche in quello del morire sovente l’ultima parola è un gemito, un grido. Ci dicono che le frasi di Gesù sulla croce furono sette, ma questo è un errore: furono otto.
Infatti nei vangeli sinottici si trova scritto “E Gesù, dando un forte grido, spirò” (Mc 15,37).
Il Signore non morì in silenzio, ma lasciò questa terra al termine della propria dolorosa missione elevando un terribile grido dall’alto della croce.
Quando non c’è più una parola da dire, quando sono state dette tutte, quando la sofferenza dell’uomo crocifisso non ha più modi di esprimersi, quando il dolore è eccedente, vi è il grido.
Sommario
Saluto del Vescovo
Introduzione: Mons. Andrea Turazzi
1. L'esperienza spirituale di un maestro di fede: don Divo Barsotti
Cenni di vita
Assumere tutto
Conoscere tutto
L’unica virtù
I santi (omelia)
2. La preghiera dal profondo
Un mondo racchiuso tra due grida
Un libro pieno di grida e lamenti
Preghiera disperata
La virtù di un calzolaio
“Quando si muore si muore soli”. E’ poi vero?
La noia dell’esistenza
3. La preghiera del cuore
Il pellegrinaggio del cuore
Disciplina del risveglio
Siamo fatti per adorare
L’importanza dell’insistenza
I santi (Omelia)
4. La Messa
Eucaristia come alimento
Un cibo che sazia, ma anche che affama di più
La fame di Dio
L’Eucaristia come un’unione nuziale
Divenire pienamente figli
Eucaristia e vita mistica
5. La riparazione dei peccati
Il grave compito della Chiesa
La spiritualità che nasce nel Getsemani
Farsi uno
Espiatori
Il dolore innocente
Piccoli atti riparatori di amore puro
I santi (Omelia)
6. L’adorazione
Un metodo di adorazione
Le distrazioni
Gli effetti dell’adorazione
7. La crisi
Modi sbagliati di affrontare la crisi
Modi giusti di affrontare la crisi
Mosè
San Paolo
Geremia
Conclusione
I santi (Omelia)
8. L'umiltà
E’ possibile essere umili?
Come diventare umili
Le umiliazioni
Spirito umile e ilare
Umiltà e adorazione
Come vivere l’umiltà
9. Gesù formatore
1) L’appello è forte
2) Gesù non nasconde le difficoltà
3) Gesù ha autorità
4) Gesù non teme di rimproverare
5) Gesù non manda via nessuno
6) Gesù dà fiducia ai suoi.
7) Gesù ha pazienza
8) Gesù dà l’esempio
9) Gesù insegna a pregare
10) Gesù crea intimità
I santi (Omelia)