Le parole non sono solo un mezzo per raccontare una storia, ma possono innescarla e in-fluenzarla. In questa raccolta di racconti, il linguaggio interviene nella trama, si fa protagonista o deus ex machina.
A legare le tre sezioni del libro (Avventure, Amori, Saggistica) è un umorismo basato tanto sul gioco di parole quanto sul gusto del paradosso.
Le narrazioni si sviluppano quindi tra doppi sensi e ambiguità linguistiche, tra sillogismi e sofismi, passando per l’invenzione di una lingua dislessica che ha, in effetti, qualcosa di magico.
È il terribile incantesimo della parola che prende il sopravvento sulla narrazione e che esercita il suo potere fascinatorio cogliendo di sorpresa, suscitando il riso e talvolta (come nell’apposito Intermezzo tragico) inquietudine.
A legare le tre sezioni del libro (Avventure, Amori, Saggistica) è un umorismo basato tanto sul gioco di parole quanto sul gusto del paradosso.
Le narrazioni si sviluppano quindi tra doppi sensi e ambiguità linguistiche, tra sillogismi e sofismi, passando per l’invenzione di una lingua dislessica che ha, in effetti, qualcosa di magico.
È il terribile incantesimo della parola che prende il sopravvento sulla narrazione e che esercita il suo potere fascinatorio cogliendo di sorpresa, suscitando il riso e talvolta (come nell’apposito Intermezzo tragico) inquietudine.